La pancreatite acuta: sintomi, cause e terapia
La pancreatite acuta è un’infiammazione del pancreas con esordio molto rapido.
La pancreatite acuta
La patologia può avere una gravità variabile.
Possono esserci casi di pancreatite molto lieve, la pancreatite edematosa, e casi più gravi come la pancreatite necrotizzante o necrotico emorragica, che possono comportare quadri clinici molto severi.
Le sue complicanze, come l'infezione pancreatica secondaria, possono portare anche ad uno shock settico, il quale se non risponde alle terapie mediche e chirurgiche può portare anche al decesso.
Sebbene sia di possibile riscontro anche nel bambino o nel giovane è considerata una patologia dell’età adulta, sopra i 40 anni, con predominanza nel sesso femminile.
I sintomi della pancreatite acuta
La pancreatite, quando acuta, si manifesta improvvisamente, presentando:
- forti dolori addominali, continui o intermittenti, irradiati posteriormente a metà della schiena;
- nausea;
- vomito;
- febbre.
Le forme lievi di pancreatite acuta possono regredire spontaneamente nel giro di qualche giorno, invece i casi più gravi possono avere complicanze più serie, quali:
- setticemia, una grave infiammazione caratterizzata da una eccessiva risposta infiammatoria sistemica;
- shock settico, ipoperfusione periferica con ridotto apporto di sangue e d’ossigeno;
- insufficienza renale;
- insufficienza multiorgano (MOF).
Le cause
Le cause principali della pancreatite acuta sono la presenza di:
- calcoli nella colecisti;
- calcoli delle vie biliari,
- abuso di alcol (causa più frequente nel maschio adulto);
- uso di estrogeni;
- ipertrigliceridemia, elevata livello di trigliceridi nel sangue);
- Complicanze post ERCP, la colangiopancreatografia retrograda per via endoscopica;
- tumore del pancreas;
- tabagismo;
- malattie virali (parotite, citomegalovirus);
- fibrosi cistica;
- alcuni farmaci.
La diagnosi
Generalmente il dolore addominale a sbarra permette di orientare la diagnosi.
Gli esami del sangue potranno confermare la presenza di una pancreatite acuta nel caso in cui le amilasi e le lipasi risultino aumentate.
Talvolta gli esami di funzionalità pancreatica (amilasi - lipasi) non risultano aumentate, ma questo non permette di escludere la diagnosi.
Per questo sono necessari esami di diagnostica per immagini che permettono da un lato di confermare la diagnosi e dall’altro di valutare la gravità della patologia e la necessità di ricovero ospedaliero, come:
- ecografia, per evidenziare la presenza di calcoli;
- TAC, per identificare gli stati infiammatori del pancreas,
- colangiopancreatografia con risonanza magnetica (colangio-RMN);
- colangiopancreatografia retrograda endoscopica, al fine di rimuovere eventuali calcoli.
La terapia della pancreatite acuta
Il trattamento della pancreatite, acuta lieve, e moderata sintomatica prevede il ricovero con fluidoterapia, associata a somministrazione di analgesici per il controllo del dolore.
Il più delle volte non è necessario il digiuno.
Il paziente viene tenuto in osservazione fino alla risoluzione della sintomatologia e alla normalizzazione degli enzimi di funzionalità pancreatica.
In caso di pancreatite da calcolosi biliare, si opera in elezione con l’asportazione dei calcoli, onde evitare recidive.
Le pancreatiti acute gravi richiedono, invece, anche il ricovero in terapia intensiva per il controllo dei parametri vitali del paziente.
In caso di infezioni pancreatiche secondarie è necessaria una terapia più invasiva, endoscopica - radiologica interventista - chirurgica (step top approach) la cui prognosi rimane a lungo riservata.