La fistola retto vaginale: classificazione, sintomi e cura
La fistola retto vaginale è un canale, una comunicazione anormale, che si viene a creare tra retto e vagina, mostrandosi con piccole perdite di gas e feci da parte di quest’ultima.
La fistola retto vaginale
È causata da diverse condizioni, le più comuni includono:
- lacerazione di 4° grado durante il parto;
- ascessi della ghiandola di Bartolini;
- malattie infiammatorie intestinali come il morbo di Crohn e la colite ulcerosa;
- tumori o trattamenti radioterapici della vagina o dell’ano-retto;
- interventi chirurgici complicati da infezioni.
Classificazione
Possiamo distinguere diverse tipologie di fistola retto vaginale, che richiedono trattamenti diversi.
A questo proposito avremo fistole retto vaginali:
- alte, in cui vagina e 3° medio del retto entrano in comunicazione, le più complesse da trattare;
- medie, caratterizzate da una comunicazione tra zona mediana della vagina e del 3° inferiore del retto;
- basse;
- fistole ano vaginali, comunicazione anomala tra ano e vagina.
Infine, possiamo distinguere le fistole retto vaginali in semplici e complesse. Sono semplici quelle fistole di piccole dimensioni, localizzate nella porzione inferiore della vagina e secondarie a infezioni o traumi.
Le fistole retto vaginale sono considerate complesse se sono di grandi dimensioni (> 2,5 cm), alte, e secondarie a malattie infiammatorie croniche, neoplasie, radioterapia o sono fistole retto vaginali recidivanti.
Le fistole retto vaginali sono state e sono una condizione molto angosciante, sia per le Pazienti che le subiscono sia per lo Specialista che le affronta, viene da sé, dunque, la necessità di utilizzare un approccio mirato e personalizzato in ogni caso, effettuando diagnosi precise e identificando il trattamento più idoneo in base alle caratteristiche e all’anamnesi della paziente.
I sintomi della fistola retto vaginale
La fistola retto vaginale è una condizione particolarmente fastidiosa per la donna, in quanto caratterizzata da:
- perdite di gas e di feci dalla vagina;
- perdite purulente e maleodoranti;
- dolore durante i rapporti sessuali;
- infezioni delle vie genitali e urinarie.
La cura della fistola retto vaginale
Il trattamento delle fistole retto vaginali è nella maggior parte dei casi chirurgico, in quanto la loro risoluzione è possibile solo interrompendo il canale di comunicazione tra le due strutture.
Nei casi in cui la fistola non presenti particolari sintomi e, in particolare, nei casi correlati a malattie infiammatorie intestinali, può essere preso in considerazione il trattamento conservativo e l’introduzione di una terapia farmacologica.
Fistole semplici
Le fistole semplici vengono trattate generalmente con una procedura chiamata "flap di avanzamento" che consiste nella chiusura della porzione rettale della fistola e nella sua copertura mediante l’ausilio di un lembo di mucosa ben vascolarizzato.
Fistole complesse
Le fistole complesse (più alte, conseguenza di neoplasie, morbo di Crohn o interventi chirurgici), prevedono l’utilizzo di un accesso addominale per la chiusura del canale di comunicazione ed è, inoltre, necessaria molto spesso una deviazione intestinale mediante colostomia, in modo da favorire la guarigione.
In caso la fistola sia conseguenza di un trattamento radioterapico, la deviazione intestinale viene tenuta per più tempo (fino a 6 mesi), in attesa della risoluzione del processo infiammatorio.
Nei pazienti ad elevato rischio operatorio si ricorre all’intervento per via perineale.
Fistole conseguenti al morbo di Crohn
In questo caso, il trattamento con Infliximab, un anticorpo utilizzato per la cura delle malattie autoimmuni, ha migliorato il tasso di guarigione delle fistole retto vaginali conseguenti al morbo di Crohn, che mostrano comunque spesso recidive.