La mastectomia nipple sparing
La mastectomia nipple sparing, abbreviata in NSM, nipple sparing mastectomy, è una procedura chirurgica che prevede la rimozione completa della ghiandola mammaria, preservando:
- l'intero involucro cutaneo;
- l'areola;
- il capezzolo.
Oggi rappresenta l'intervento di elezione per tutte le pazienti con tumore del seno che non possono essere sottoposte ad una chirurgia conservativa.
La mastectomia nipple sparing
Rispetto alla mastectomia tradizionale, che prevede l'asportazione di porzioni più o meno ampie della cute mammaria, oltreché dell'areola e del capezzolo, la mastectomia nipple sparing offre il vantaggio di facilitare la esecuzione di una ricostruzione immediata del seno con migliori aspettative estetiche.
Posizionamento della protesi mammaria
Preservando infatti l'involucro cutaneo del seno, e anche l'areola ed il capezzolo, è quasi sempre possibile far seguire alla asportazione della ghiandola mammaria, il posizionamento immediato di una protesi definitiva, anziché dover ricorrere ad una protesi provvisoria, l'espansore tissutale, o a tecniche ricostruttive più complesse che prevedono il trasferimento di segmenti di tessuto proprio presi dall'addome o dalla regione dorsale.
Se il tumore è localizzato in posizione lontana dalla cute si cerca di eseguire la mastectomia nipple sparing mantenendo i lembi cutanei spessi, per consentire, nella ricostruzione, di posizionare la protesi sopra il muscolo pettorale, anziché sotto, con migliori risultati estetici.
Anche il decorso post-operatorio risulta più semplice e la degenza ospedaliera più breve.
Se invece è necessario tenere i lembi cutanei sottili, la protesi si posiziona al di sotto del muscolo pettorale, per avere una protezione congrua della stessa.
Durante la mastectomia nipple sparing si esegue sempre un controllo istologico intraoperatorio della porzione di ghiandola mammaria posta subito al di sotto del complesso areola-capezzolo per verificare che non ci sia presenza di cellule tumorali.
È sempre prevista anche la biopsia del linfonodo sentinella, per avere una stadiazione più completa della malattia oncologica e una più accurata pianificazione di eventuali terapie adiuvanti.
La mastectomia nipple sparing può essere completata con una correzione estetica anche del seno non malato per fare in modo che modificando il volume e/o la forma della mammella controlaterale (mastoplastica riduttiva o additiva) ci sia una migliore simmetria tra i due seni.
È indispensabile quindi una stretta collaborazione fra chirurgo senologo e chirurgo plastico per stabilire, caso per caso, il migliore iter terapeutico chirurgico possibile.
La mastectomia nipple sparing non può essere eseguita nei casi in cui:
- il tumore determini un interessamento della cute o del complesso areola-capezzolo;
- nei casi di carcinoma infiammatorio;
- nelle altre forme di tumore localmente avanzato.