Il decorso post-operatorio della quadrantectomia
Il decorso post-operatorio di una quadrantectomia mammaria è solitamente semplice e ben tollerato dalle pazienti.
La quadrantectomia mammaria è l’intervento chirurgico più comune per rimuovere un tumore mammario.
La quadrantectomia
L’obiettivo della quadrantectomia è di asportare in modo completo solo la lesione tumorale con una piccola quota del tessuto sano circostante, per essere certi che non rimangano residui di malattia all’interno della ghiandola mammaria, neanche microscopici, lasciando al suo posto il seno.
Per questo la quadrantectomia viene anche definita “intervento conservativo” perché, appunto, conserva il seno per distinguerla dagli “interventi demolitivi” come la mastectomia, che prevedono invece la asportazione completa, e solitamente la ricostruzione immediata, della ghiandola mammaria.
La quadrantectomia quindi:
- rispetta meglio l’anatomia femminile;
- è più semplice da eseguire;
- unita alla radioterapia post-operatoria,
garantisce gli stessi risultati oncologici della mastectomia con risultati estetici più naturali.
Oggi, nei centri specializzati, il 70-80% delle pazienti con tumore del seno viene trattata con un intervento di quadrantectomia.
L’intervento inizia con un’incisione cutanea la cui sede varia in base alla localizzazione del tumore all’interno del seno.
Le incisioni più frequenti, che assicurano i migliori risultati estetici, vengono eseguite:
- sul bordo dell’areola;
- nel solco sottomammario.
Una volta completata la quadrantectomia, il chirurgo senologo procede ad un rimodellamento del tessuto ghiandolare residuo per colmare il vuoto lasciato dall’escissione.
Per noduli di piccole dimensioni è facile ottenere degli ottimi risultati estetici.
Per noduli di dimensioni maggiori, sono state perfezionate delle speciali tecniche di chirurgia oncoplastica, che uniscono al meglio le tecniche di chirurgia oncologica con quelle di chirurgia plastica.
Grazie a queste tecniche è possibile condurre una quadrantectomia anche molto ampia, rimodellando il seno in modo armonico, associando spesso anche dei provvedimenti di simmetrizzazione del seno controlaterale.
Il decorso post-operatorio della quadrantectmia
Il decorso post-operatorio di una quadrantectomia mammaria è solitamente semplice e ben tollerato dalle pazienti.
Malgrado la particolare sensibilità del seno, il dolore del decorso-post-operatorio di una quadrantectomia è minimo e viene facilmente controllato con una semplice terapia analgesica.
La maggior parte delle pazienti riferiscono di sentire talmente poco dolore da non averne bisogno.
È però opportuno evitare sforzi o movimenti bruschi del braccio, specialmente se alla quadrantectomia mammaria è stata associata la biopsia del linfonodo sentinella o la linfadenectomia ascellare.
Già dopo poche ore si è in grado di alzarsi e riprendere gradualmente le normali attività quotidiane.
Durante la degenza, che normalmente dura una sola notte nel caso di una quadrantectomia semplice e una o due notti nel caso di una quadrantectomia con linfadenectomia ascellare, la ferita viene medicata con un bendaggio del torace.
Nei giorni successivi viene consigliato l’uso di un apposito reggiseno post-operatorio, che sostenendo adeguatamente il seno, riduce la possibile formazione di ematomi o sieromi.
Il fastidio più frequente dopo una quadrantectomia è la possibile formazione di una raccolta di siero nella ghiandola mammaria o nel cavo ascellare, che possono determinare un senso di tensione o di dolorabilità.
In questi casi si procede di solito ad una semplice aspirazione con ago sottile della raccolta, per evitare il possibile sovrapporsi di infezioni.
Altri fastidi possibili che possono presentarsi nel post-operatorio sono la perdita di sensibilità cutanea o, più raramente, una parestesia (sensazione di formicolio) a livello locale, sintomi che generalmente regrediscono spontaneamente dopo qualche settimana.
Dopo 7-10 giorni dall’intervento si procede solitamente ad una medicazione per il controllo della ferita e la rimozione dei punti di sutura; può essere consigliato, su valutazione clinica, di effettuare dei piccoli massaggi sulla cicatrice chirurgica per fare in modo che la cute torni ad essere morbida.