La dumping syndrome: sintomi e percorso di cure
La dumping syndrome è una condizione in cui il cibo ingerito arriva troppo velocemente nell’intestino, senza permettere lo svolgimento delle funzioni principali dello stomaco.
La dumping syndrome
Chiamata anche sindrome da svuotamento rapido, la dumping syndrome è un fenomeno comune nei:
- pazienti obesi in cui viene applicato il bypass gastrico;
- soggetti in cui viene asportata una parte dello stomaco o dell’esofago.
La sindrome da svuotamento rapido è conseguenza di alcune chirurgie che interessano stomaco ed esofago, in particolar modo:
- la gastrectomia, in cui viene asportato il piloro;
- il bypass gastrico, nei soggetti obesi per perdere peso.
Altre condizioni che possono favorire lo sviluppo della dumping syndrome sono:
- le complicanze del reflusso gastroesofageo (come l’esofago di Barrett);
- il tumore all’esofago;
- il tumore allo stomaco.
Il cibo, dunque, arriva direttamente nell’intestino, per cui le importanti funzioni di assorbimento delle sostanze e di digestione dello stomaco non vengono svolte.
I sintomi della dumping syndrome
La dumping syndrome ha manifestazioni sintomatologiche differenti, in quanto il passaggio del cibo nell’intero apparato digerente impiega generalmente 3 ore.
Per questo motivo i sintomi della sindrome da svuotamento rapido sono diversi se questa è:
- precoce;
- tardiva.
La sintomatologia si presenta generalmente dopo l’assunzione di zuccheri, come saccarosio e fruttosio.
Dumping syndrome precoce
La dumping syndrome precoce si manifesta in un tempo compreso tra i 30 e i 60 minuti dopo l’ingestione di cibo.
Si presenta con:
- nausea e vomito;
- diarrea;
- forti dolori addominali, dati dalla distensione dell’intestino tenue;
- palpitazioni;
- confusione.
Dumping syndrome tardiva
La dumping syndrome tardiva, invece, si manifesta in un arco di tempo compreso tra 1 e 3 ore dall’ingestione di cibo, con i sintomi tipici dell’ipoglicemia, con:
- iperidrosi (sudorazione eccessiva);
- debolezza generale;
- tachicardia;
- in alcuni casi, perdita di coscienza.
Il rapido passaggio del cibo nello stomaco, dunque, riduce la glicemia, conseguenza diretta dell’aumento dell’insulina, non permettendo l’assimilazione degli zuccheri.
La cura della dumping syndrome
Il trattamento della sindrome da svuotamento rapido è la revisione della dieta nei casi lievi; nei casi più gravi, alla diminuzione di zuccheri può essere associata una terapia farmacologica per il controllo dei sintomi.
Solo i casi estremamente gravi possono essere trattati con la chirurgia, salvo in cui le probabilità di successo siano basse.
Dieta
Per evitare il passaggio veloce del cibo, in primo luogo è necessario non assumere liquidi quando vengono ingeriti cibi solidi: a questo proposito, l’acqua deve essere assunta prima o dopo i pasti, se non lontano da questi.
Ogni giorno devono essere consumati almeno 6 piccoli pasti, necessari per rendere più agevole il lavoro di digestione dello stomaco: per migliorare ulteriormente questo processo, si consiglia di non sdrairsi dopo i pasti.
È fondamentale, inoltre, evitare l’assunzione di zuccheri semplici, presenti in:
- dolci;
- bevande gassate e zuccherate;
- biscotti.
Gli alcolici devono essere evitati, così come il latte e i derivati.
L’alimentazione in questo caso deve privilegiare i cibi ricchi di vitamine, calcio e ferro, in quanto la loro assimilazione è compito dello stomaco, in questi casi assente o poco funzionale.
Ad ogni modo, la dieta deve essere discussa con il medico curante, che saprà identificare il piano dietetico più conoscono al paziente.
Farmaci
La terapia farmacologica prevede l’assunzione di:
- octreotide o colestiramina, per alleviare la diarrea;
- inibitori della pompa protonica, per rendere più lento il processo digestivo ed alleviare i sintomi.
Intervento chirurgico
Gli unici interventi chirurgici per la dumping syndrome sono:
- la ricostruzione del piloro, in caso di gastrectomia parziale, quando possibile;
- reversione del bypass gastrico, ripristinando lo stomaco naturale del paziente.