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Home / Approfondimenti / Il Pap test: a cosa serve, quando farlo, come si fa e cosa fare se è positivo

Il Pap test: a cosa serve, quando farlo, come si fa e cosa fare se è positivo

Il Pap test identifica lesioni tumorali al collo dell'utero: un'analisi di a cosa serve, quando farlo, come si fa e cosa fare se è positivo.
15 Aprile 2025
Approfondimenti
pap test roma

Il Pap test (dal nome del suo inventore, Papanicolaou) è un prelievo citologico di screening che consente di riconoscere le cellule provenienti dalle lesioni della cervice uterina che precedono l’insorgenza di un tumore o da una lesione tumorale già presente.

Il Pap test

pap test

Questo esame ha limitato notevolmente la diffusione del cancro al collo dell’utero, malattia storicamente molto diffusa, in quanto la sua diagnosi può essere effettuata nelle primissime fasi, o nella fase precancerosa se l’esame si esegue con regolarità.

A cosa serve il Pap test

Il Pap test serve a riconoscere le cellule provenienti dalle lesioni della cervice uterina:

  • prima dell’insorgenza di un tumore;
  • per la presenza di un tumore.

Quando fare il Pap test

Il primo Pap test si consiglia:

  • entro 2 anni dal primo rapporto sessuale;
  • altrimenti dai 25 anni in poi, ripetendolo ogni 3 anni.

A prescindere, il test va effettuato fino ai 65 anni d’età, anche dopo la fine dei cicli riproduttivi (menopausa).

Ogni quanto ripeterlo

Proprio perché la diagnosi può essere fatta nelle primissime fasi o nella fase precancerosa, è molto importante sottoporsi ogni 3 anni a questo test, per riuscire a diagnosticare in tempo le alterazioni del collo uterino.

Anche in caso di assenza di rapporti sessuali si ritiene che una donna, a partire dai 18-20 anni, debba effettuare questo tipo di esame che non provoca né dolore né abrasioni.

Come si fa il Pap test

Durante una normale visita ginecologica si inserisce all’interno della vagina uno strumento chiamato speculum, utile per vedere il collo dell’utero.

Si successivamente utilizza uno strumento chiamato spatola di Ayre per ottenere un piccolo quantitativo di cellule del collo dell’utero e successivamente un secondo strumento, il cytobrush endocervicale, che provvede a prelevare il materiale presente nel suo canale.

Dopodichè, il tutto viene strisciato su dei vetrini, che, successivamente, il laboratorio colorerà con il famoso metodo messo a punto da Papanicolau. 

Quando dura l'esame

L’esame in sé ha una durata complessiva non superiore ai 10 minuti.

Fa male?

L’esame non è invasivo, né doloroso.

Dopo quanto arrivano i risultati

I risultati del Pap Test in genere vengono comunicati dopo 3 settimane dall’esame, tempo necessario per ottenere delle informazioni dettagliate dall’esame citologico.

Quando il Pap test è negativo, in cui non si rilevano cellule intraepiteliali o neoplastiche, il test si deve ripetere dopo tre anni.

Il Pap test positivo

In caso di pap test positivo, esistono diversi gradi di gravità, che vanno dalla possibilità di sviluppare in futuro un carcinoma alla presenza attuale del tumore.

Nei casi più lievi, come nelle lesioni squamose epiteliali di basso grado, si prescrive un esame diagnostico (colposcopia o biopsia) oppure una ripetizione del test, che alle volte può essere falsato da un’insufficienza di prelievo di cellule durante il primo test.

Un Pap test positivo indica la presenza di anomalie nelle cellule del collo dell’utero, rilevate durante l’esame citologico.

Questo non significa necessariamente che la persona abbia un cancro, ma che sono presenti alterazioni cellulari che potrebbero, nel tempo, evolvere in forme tumorali se non trattate.

Le anomalie possono essere lievi (come ASC-US o LSIL) o più gravi (HSIL o cellule atipiche di significato incerto), e spesso sono legate all’infezione da Papillomavirus umano (HPV), un virus a trasmissione sessuale.

In caso di test positivo, il medico può consigliare ulteriori accertamenti, come la colposcopia o una biopsia, per determinare la natura e l’estensione delle alterazioni.

La diagnosi precoce permette un trattamento efficace e la prevenzione del carcinoma cervicale.

Un Pap test positivo, quindi, è un segnale d’allarme da non ignorare, ma anche un’opportunità per intervenire tempestivamente.

Come si prepara l'esame

pap test preparazione

Sarà comunque necessaria una semplice preparazione, onde evitare dei risultati non accurati o addirittura il rinvio dello stesso.

Si raccomanda, dunque, di:

  • non eseguire l'esame durante il ciclo mestruale, nei due giorni precedenti e nei due successivi;
  • non utilizzare deodoranti intimi, prodotti spermicidi, creme, gel e prodotti di alcun tipo nei 5 giorni precedenti.

Si possono avere rapporti sessuali nei giorni precedenti?

È fortemente consigliato evitare i rapporti sessuali nei 5 giorni precedenti l’esame.

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