La legatura endoscopica delle varici esofagee
La legatura endoscopica delle varici esofagee si rende necessaria quando le vene all’interno dell’esofago si dilatano a causa di malattie del fegato, come la cirrosi.
La dilatazione di questi vasi può portare alla rottura degli stessi con conseguente sanguinamento, anche di grave entità.
Gli interventi endoscopici disponibili sono di due tipi:
- di legatura, appunto;
- di sclerosi,
entrambi con l’obiettivo di ridurre al mimino il rischio di emorragia.
Le varici esofagee
Purtroppo le varici esofagee non danno sintomi: il paziente con cirrosi spesso non sa di trovarsi in questa condizione, se non a seguito di una gastroscopia.
Questo è un problema in quanto la sintomatologia della rottura delle vene varici, ovvero:
- ematemesi, vomito misto a sangue;
- melena, feci nere date dalla digestione del sangue,
possono essere gravissime, se non letali.
I pazienti cirrotici, dunque, dovranno necessariamente prestare molta attenzione, tenendo sotto controllo la propria condizione.
La legatura endoscopica delle varici esofagee
Per effettuare la procedura di legatura delle varici esofagee, occorre utilizzare un cappuccio con dei lacci, che avranno il compito di legare e strozzare le vene dilatate all’interno dell’esofago.
Per fare ciò, il cappuccio viene inserito tramite gastroscopio e i lacci sono rilasciati sulle vene dilatate.
Sclerosi endoscopica delle varici esofagee
La procedura di sclerosi, invece, si effettua iniettando nelle varici un liquido che induce dei coaguli all’interno delle vene con un ago introdotto tramite endoscopio.
Preparazione all’intervento
L’intervento può essere sia programmato sia d’urgenza; nel primo caso, è bene prepararsi adeguatamente:
- digiunando dalla mezzanotte del giorno prima;
- sospendendo i farmaci anticoagulanti ed antiaggreganti.
Nei casi d’urgenza sarà cura del medico valutare la preparazione, in quanto la rottura delle vene varici è un grave evento, che va trattato il prima possibile.
L'intervento di legatura endoscopica delle varici esofagee
L’intervento viene eseguito in regime di ricovero, in sedazione cosciente, con una durata media di 20 minuti: solo in rari casi viene utilizzata l’anestesia generale.
La dimissione, salvo complicanze, può avvenire due giorni dopo la procedura.
Successivamente viene fissata una visita di controllo per valutare la corretta legatura (o sclerosi) delle varici: in alcuni casi può essere necessaria un’ulteriore seduta per eliminarle completamente.
Convalescenza
Dal momento della dimissione si potrà presentare del dolore, che verrà gestito con farmaci.
Onde evitare complicanze a seguito dell’intervento, è bene:
- seguire una dieta morbida e a temperatura ambiente per i 10 giorni dopo la procedura;
- evitare sforzi estremi per almeno 30 giorni;
- non praticare sport per 30 giorni;
- tornare a lavoro dopo 4/5 giorni dall’operazione.
Lo specialista avrà il compito di fornirvi tutte le informazioni necessarie per un recupero efficace, valutando ogni caso nella sua specificità.
Possibili complicanze
Durante l’operazione è possibile che si verifichi un’emorragia digestiva dal sanguinamento di una varice; tuttavia non è un evento comune e viene gestito sul momento tramite emostasi endoscopica.
Nel post-operatorio si può verificare dolore toracico di breve durata, che viene gestito con farmaci specifici e svanisce in poco tempo.