Artrodesi del piede: indicazioni, preparazione, intervento e convalescenza
L’artrodesi del piede è un intervento chirurgico che comporta la fusione degli elementi ossei che compongono l’articolazione del piede.
L’artrodesi del piede, detta anche fusione articolare o anchilosi chirurgica, è un intervento specifico che mira alla riduzione del dolore.
Dopo aver eseguito questo intervento l’articolazione mobile del piede può divenire:
- statica;
- semimobile.
L’artrodesi del piede
L’artrodesi del piede è la risoluzione chirurgica per eliminare il dolore costante e invalidante al piede e viene eseguita tramite mezzi di sintesi per permettere la fusione degli elementi ossei.
La prima fase dell’intervento avviene con la pulizia del:
- primo metatarso;
- prima falange.
Questo passaggio è utile per preparare la comparsa dell’osso subcondrale.
Nel caso la fusione dovesse interessare le tre principali articolazioni del piede si parla allora di triplice artrodesi del piede, in questo caso si fondono assieme tre articolazioni:
- sottoastragalica;
- astragalo-scafoidea;
- calcaneo-cuboidea.
A seconda delle necessità dell’intervento si possono eseguire due tipi di artrodesi:
- l’artrodesi del piede a cielo aperto;
- l’artrodesi artroscopica del piede.
Nello specifico l’artrodesi a cielo aperto comporta un’incisione nell’area anatomica in corrispondenza dell’articolazione sulla quale intervenire. In questo modo il chirurgo potrà raggiungere facilmente le componenti articolari.
Nel caso l’intervento sia eseguito in artroscopia, ovvero con tecnica chirurgica mininvasiva, si accede alle articolazioni con l’artroscopio mediante piccole incisioni. In media vengono praticati 3 piccoli fori.
Per incentivare la fusione si fa ricorso a viti, placche e barre in acciaio, tra cui vengono inseriti innesti ossei del paziente o da donatore.
Artrite reumatoide e artrosi degenerativa del piede
L’artrosi degenerativa del piede è una malattia cronica e degenerativa che colpisce l’articolazione del piede, causandone la progressiva riduzione della cartilagine posta a protezione dei capi articolari.
Le zone più colpite sono:
- l’articolazione posta tra tarso e metatarso;
- l’alluce.
Questo tipo di patologia esordisce con una sintomatologia più o meno evidente nelle persone anziane ma può presentarsi anche in pazienti giovani che abbiano subito traumi o presentino malformazioni congenite del piede.
L’artrite reumatoide, invece, è una malattia cronica e sistemica che colpisce le articolazioni del corpo provocando infiammazioni.
In questo modo le articolazioni del corpo, comprese quelle del piede, non solo diventano dolenti ma si deformano con il tempo.
L’artrodesi del piede in entrambi i casi è una delle soluzioni chirurgiche più indicate per ridurre il dolore del piede e viene utilizzata anche:
- nei casi di fratture ricomposte malamente;
- nei casi di deformazioni congenite del piede.
I sintomi per i quali viene richiesta artrodesi del piede sono:
- dolore costante e invalidante del piede;
- malformazione dell’articolazione del piede.
In questi casi le malformazioni e il dolore possono essere causati anche da difetti congeniti o da fratture saldate in modo anomalo.
La preparazione
La preparazione per l’artrodesi del piede prevede la sospensione da parte del paziente dei farmaci anticoagulanti e spesso di quelli utilizzati per contrastare l’artrite.
In questi casi è sempre doveroso ascoltare le indicazioni dello specialista su come e se effettuare le interruzioni farmacologiche.
Il paziente dovrà, inoltre, rimanere a digiuno per le 8 ore precedenti l’intervento.
La durata dell’intervento
L’intervento di artrodesi del piede dura in media 45 minuti. I tempi possono variare a seconda delle necessità chirurgiche e delle problematiche riscontrate.
La convalescenza dopo l’artrodesi del piede
Il paziente può camminare fin da subito ma con l’ausilio di mezzi di sostegno come le stampelle e deve indossare per un 6-8 settimane una calzatura post-operatoria che permetta la corretta fusione dell’osso.
Dismessa la calzatura post-operatoria è consigliato l’utilizzo di scarpe comode e/o calzature sportive per i successivi 2 mesi.
È consigliato tenere il piede a riposo e sollevato quando non si deve camminare e sottoporsi a opportuna terapia fisioterapica e riabilitativa indicata dallo specialista.