La radiografia dell’apparato digerente
La radiografia dell’apparato digerente è un esame diagnostico per la diagnosi di anomalie morfologiche e funzionali di:
- esofago;
- stomaco;
- duodeno.
È un esame semplice e non doloroso, che richiede una particolare collaborazione del paziente per una visualizzazione radiologica corretta.
Prevede l’assunzione di un mezzo di contrasto per via orale, generalmente bario, e di un’eventuale soluzione di bicarbonato per dilatare le pareti dello stomaco.
La radiografia dell’apparato digerente
La radiografia dell’apparato digerente è importante per evidenziare anomalie morfologico-funzionali di esofago, stomaco e duodeno.
In particolare viene prescritta nei casi di:
- sospetto di un’acalasia esofagea (il cibo fatica ad entrare nello stomaco, fermandosi nell’esofago);
- reflusso gastro-esofageo persistente;
- ernia iatale;
- sospette stenosi;
- sospetta malattia diverticolare;
- in cui il paziente riferisca una cattiva digestione (dispepsia);
- di dolore retrosternale e toracico;
- di difficoltà nella deglutizione (disfagia).
L’esame prevede l’ingestione di una soluzione di bario, il mezzo di contrasto, che aderisce alle superfici da ispezionare e ne permette la visualizzazione radiografica.
Può essere richiesta, in base alle necessità diagnostiche, l'assunzione di una soluzione di bicarbonato per distendere le pareti dello stomaco.
L’esame permette lo studio di esofago, stomaco e duodeno in diverse posizioni, in modo da identificare eventuali anomalie.
A questo proposito, durante la visualizzazione radiografica, viene richiesto al paziente:
- di restare in piedi, seduto o di sdraiarsi su un lato;
- di trattenere il respiro o di deglutire per migliorare la visualizzazione.
Durata
La durata della radiografia dell’apparato digerente è compresa generalmente tra i 10 e i 20 minuti, in base alla collaborazione del paziente e all’esperienza del radiologo: in alcuni casi, viene richiesta un’ulteriore visualizzazione radiologica dopo alcune ore, in modo da permettere al mezzo di contrasto di raggiungere la parte più bassa dell’intestino.
Preparazione della radiografia dell'apparato digerente
Al fine di ottenere un’ispezione accurata e precisa, è necessario presentarsi all’esame a digiuno da almeno 8 ore, evitando anche l’assunzione di acqua.
Si consiglia, inoltre, di non indossare capi con oggetti metallici, in quanto interferiscono con l’acquisizione delle immagini radiografiche.
Controindicazioni
Considerando che l’esame vede l’utilizzo di raggi X, per quanto in dosi minime, la radiografia dell’apparato digerente non può essere eseguita in caso di:
- gravidanza;
- collaborazione impossibile o difficoltosa del paziente;
- sospetta perforazione od occlusione gastrointestinale.
Eventuali allergie al mezzo di contrasto, invece, possono prevedere la sostituzione del bario con una soluzione iodata.
Radiografia allo stomaco o gastroscopia?
La scelta in questo senso spetta al medico curante, in quanto consiglia al paziente l’esame più idoneo in base alle caratteristiche dei sintomi riscontrati.
Bisogna sottolineare, comunque, che spesso la radiografia dell'apparato digerente o la gastroscopia sono esami complementari, in quanto la radiografia è sicuramente meno invasiva, ma anche meno accurata.
La gastroscopia, invece, è sì più invasiva, ma più accurata, in grado di visualizzare in maniera chiara e diretta, ad esempio, un’infiammazione dell’esofago.