Tumore al rene: sintomi, cause, diagnosi precoce e percorso di cure
Il tumore al rene è in genere causato dalla proliferazione incontrollata di cellule renali: può originare da cellule che rivestono l’interno dei tubuli renali o dalla capsula che li riveste.
Costituisce il 3% di tutti i tumori e statisticamente ha una maggiore incidenza nella popolazione maschile e cresce con l’aumentare dell’età.
Il tumore al rene
Questa patologia può colpire uno o entrambi i reni ed è spesso asintomatica nelle fasi iniziali.
Nelle forme più comuni si manifesta come:
- carcinoma renale a cellule chiare (75-80%);
- carcinoma papillare (15%).
Varianti istologiche meno frequenti sono:
- carcinoma renale cromofobo;
- angiomiolipoma;
- sarcoma;
- oncocitoma.
Una diagnosi precoce di tumore al rene permette di avere tassi di sopravvivenza del 95%, mentre una diagnosi tardiva determina un andamento molto più aggressivo.
La probabilità di avere una ripresa di malattia è superiore al 50 per cento nei primi 5 anni.
I sintomi del tumore al rene
Il tumore ai reni può essere asintomatico negli stadi iniziali manifestandosi solo in fasi avanzate.
Il sintomo più comune è la comparsa di sangue nelle urine (ematuria), utile per la diagnosi precoce.
Altri sintomi del tumore al rene sono:
- massa palpabile nell’addome;
- dolore lombare;
- febbre;
- eccessiva perdita di peso non giustificabile;
- perdita di appetito;
- anemia;
- eccessiva sensazione di pienezza dopo il pasto;
- affaticamento;
- ipercalcemia;
- aumento della pressione arteriosa;
- policitemia (aumento anomalo dei globuli rossi nel sangue).
Le cause
Attualmente, le cause dell'insorgenza del tumore renale non sono note.
È possibile identificare diversi fattori di rischio, come:
- fumo;
- obesità;
- diabete;
- ipertensione arteriosa;
- esposizione ad alcuni metalli come cadmio, fenacetina e trielina;
- alcune forme ereditarie e familiari come la sindrome di von Hippel-Lindau, la sindrome di Birt-Hogg-Dubé, HLRCC (Leiomiomatosi ereditaria e carcinoma a cellule chiare).
La diagnosi
La maggioranza dei carcinomi renali sono scoperti incidentalmente durante analisi strumentali.
Per confermare la diagnosi sono necessari esami come:
- l’ecografia addominale (per valutare la dilatazione delle cavità renali e la presenza di masse solide);
- la tomografia computerizzata o TC (offre ulteriori informazioni sull’estensione locale della malattia e su eventuali metastasi);
- la risonanza magnetica;
- l’agobiopsia percutanea.
Le cure per il tumore al rene
Il trattamento chirurgico (nefrectomia radicale) è la terapia d’elezione per il carcinoma renale.
In caso di tumore di piccole dimensioni, si può optare per una chirurgia più conservativa.
Esistono infatti diverse opzioni chirurgiche per trattare i tumori renali, a seconda dell'estensione della lesione:
- nefrectomia parziale (rimozione parziale del rene, usata in caso di piccoli carcinomi);
- nefrectomia radicale (asportazione completa del rene, utilizzata per neoplasie voluminose o localmente avanzate);
- termoablazione percutanea (un trattamento mininvasivo per piccole masse renali).
Eccezionalmente si può ricorrere alla sorveglianza attiva, per esempio in pazienti anziani con tumori di piccole dimensioni.
Terapia farmacologica
Il tumore renale metastatico non viene trattato con la chemioterapia classica, ma con le terapie a bersaglio molecolare e con l’immunoterapia.
Attualmente lo standard di terapia prevede la combinazione di un farmaco immunoterapico con un farmaco biologico a bersaglio molecolare, che riconosce e agisce su specifiche molecole che contribuiscono a inibire l’angiogenesi (cioè la formazione dei vasi sanguigni) e quindi la crescita tumorale.