L’asportazione del colon: indicazioni, tecniche chirurgiche e post-operatorio
L’intervento chirurgico di asportazione totale o di una parte del colon è chiamata colectomia.
Il colon rappresenta la parte finale dell’apparato digerente e la sua asportazione si rende necessaria in caso di gravi patologie che ne compromettono il funzionamento.
Il colon
Il colon è una parte fondamentale dell'intestino crasso, che si estende dalla fine dell'intestino tenue fino al retto.
Ha il compito principale di assorbire acqua e sali minerali dagli alimenti digeriti, trasformando il materiale residuo in feci.
È diviso in quattro sezioni:
- colon ascendente;
- trasverso;
- discendente;
- sigmoideo.
L'asportazione del colon
Si distinguono diversi tipi di intervento di asportazione del colon, in base alla zona interessata.
Le principali sono:
- colectomia totale;
- colectomia subtotale, l’asportazione della sola parte del colon intaccata dalla patologia;
- emicolectomia (destra o sinistra), l’asportazione della porzione laterale destra o sinistra del colon;
- sigmoidectomia, l’asportazione della porzione finale del colon collegata al retto;
- resezione addomino perineale, l’asportazione del canale anale e del retto, seguita da colostomia definitiva;
- resezione anteriore del retto, l’asportazione del retto per via addominale;
- resezione segmentaria, viene asportato di un piccolo segmento del colon;
- proctocolectomia totale, viene asportato totalmente il colon e il retto.
Indicazioni all'intervento
È un intervento chirurgico che si esegue in caso di:
- tumore al colon;
- patologie infiammatorie croniche intestinali (morbo di Crohn, colite ulcerosa);
- diverticolite;
- polipi intestinali;
- occlusione intestinale grave;
- emorragie intestinali persistenti.
L’intervento chirurgico di asportazione del colon
L’intervento di asportazione del colon viene eseguito in anestesia generale.
Viene richiesta al paziente l’interruzione di tutti i trattamenti farmaceutici non indispensabili prima dell’intervento e il digiuno dalla sera.
Esistono due tipi approcci chirurgici:
- tradizionale;
- laparoscopica.
Tradizionale
Nell’intervento di tradizionale, o a cielo aperto, il chirurgo pratica un’incisione a livello addominale, grazie alla quale verrà asportato parzialmente o totalmente il colon e alla ricanalizzazione dell’intestino.
Laparoscopica
Nella procedura laparoscopica, vengono effettuate delle piccole incisioni sempre a livello addominale, mediante le quali viene inserito, tra gli altri strumenti chirurgici, un piccolo tubo dotato di telecamera (laparoscopio) utile a guidare l’intervento.
Sempre tramite queste piccole incisioni verrà effettuata l’asportazione e la successiva ricanalizzazione intestinale.
Ricanalizzazione intestinale
Una volta terminata la procedura di asportazione, sarà necessario rimettere in comunicazione la parte rimanente dell'intestino, in modo da permettere il transito e l’espulsione fecale: questa procedura prende il nome di ricanalizzazione intestinale.
In caso non sia possibile effettuare la ricanalizzazione, è necessario procedere in maniera provvisoria o definitiva con una stomia.
Con la stomia viene deviato il tratto di intestino rimanente verso un’apertura a livello addominale, dotata di una sacca per la raccolta delle feci.
Il post-operatorio
A seguito dell'intervento, il paziente viene tenuto sotto osservazione per qualche giorno.
In genere il periodo di recupero è relativamente breve, può capitare che il paziente soffra sintomi di nausea o affaticamento nei giorni successivi all’intervento.
Nel primo periodo postoperatorio, sarà necessario per il paziente consultare il proprio medico per strutturare un’apposita dieta, in modo da evitare complicazioni di sorta.