L’analisi del cammino: cosa studia e come analizza le fasi del passo
L’analisi del cammino, o Gait Analysis, è un importante esame utile per lo studio del passo che evidenzia difetti di deambulazione o posturali in modo non invasivo.
L’analisi del cammino
L’analisi del cammino, meglio conosciuta come Gait Analysis, è un aspetto fondamentale:
- nello studio della deambulazione;
- dell’efficacia delle terapie riabilitative.
È un esame di facile esecuzione e non invasivo, che analizza ogni aspetto del passo e ne identifica le anomalie e vizi.
Ogni momento nell’esecuzione del passo è fondamentale ed importante: un vizio, ad esempio, nella fase di spinta può tradursi in microtraumi nel tempo, che inficiano sulla qualità della camminata e sulla salute in generale.
È, inoltre, un importante strumento per valutare i progressi nelle fasi di riabilitazione, permettendo di personalizzare le terapie in base alle esigenze di ogni paziente.
Tenendo presenti gli elementi sopra illustrati, l’analisi del cammino si prefigge di analizzare ogni aspetto della camminata, nello specifico:
- la qualità dell’appoggio;
- i tempi di esecuzione di ogni momento;
- come avviene il contatto completo con il terreno;
- la posizione dell’avampiede e del retropiede;
- le modalità di propulsione e stacco del passo.
La Gait Analysis è, dunque, un importante strumento per individuare eventuali difetti di deambulazione o posturali.
Fasi della deambulazione
Il passo è caratterizzato principalmente da 2 momenti:
- di appoggio, con entrambi gli arti che toccano il terreno (che rappresenta il 60% del passo);
- di oscillazione, in cui il carico è solo su una gamba (40% del passo).
Si considera fase di appoggio il momento in cui il calcagno tocca il suolo, per cui ne avremo:
- una iniziale, che prepara per l’oscillazione dell’altra gamba;
- una finale, in cui l’arto soggetto ad oscillazione raggiunge il suolo, preparando il corpo per il passo successivo.
Questi momenti hanno una durata che diminuisce all’aumentare della velocità, ma possiamo affermare che in una camminata standard non vi sono particolari differenze di tempo tra un passo e il rispettivo controlaterale.
Diverso è, ad esempio, il passo claudicante (zoppia) in cui i momenti di oscillazione e di appoggio possono essere asimmetrici.
Cosa si misura in un laboratorio di analisi del movimento
Nello specifico, lo svolgimento dell’esame è semplice: il paziente deve camminare su un supporto o su un tapis roulant, alla quale vengono collegati strumenti come:
- un sistema optoelettronico, che converte i segnali luminosi che interagiscono con la deambulazione in segnali elettrici;
- delle videocamere, in modo da per riprendere il passo e consentire un’analisi successiva;
- un sistema baropodometrico computerizzato, che permette la valutazione delle zone di contatto del piede.
L’analisi del cammino può essere eseguita con i tutori, ma non con supporti per la deambulazione, come bastoni o stampelle.
Ha una durata variabile, generalmente compresa tra i 45 e i 120 minuti.