Adenoma ipofisario: sintomi e percorso di cure
L’adenoma ipofisario è un tumore benigno che origina nell’ipofisi anteriore e può presentarsi con svariati sintomi.
L’adenoma ipofisario
L’adenoma ipofisario è una lesione rara che interessa l’ipofisi, la ghiandola responsabile della produzione di svariati ormoni, situata nella sella turcica del cranio.
Considerando che la sua presenza generalmente influisce sulla produzione ormonale della ghiandola, il tumore individuato prende il nome dall’ormone di cui aumenta la produzione.
Si differenziano, inoltre, per dimensione, per cui si parla di:
- microadenomi, inferiori a 1 cm;
- macroadenomi, superiori a 1 cm.
La diagnosi dell’adenoma ipofisario non è sempre semplice, considerando l’ampio ventaglio di sintomi che può presentare; il carcinoma in questa sede, infine, è rarissimo, per cui tendenzialmente si parla di tumori benigni.
L’ipofisi
L’ipofisi è una ghiandola di dimensioni esigue (non più grande di un fagiolo), ma di grande importanza.
Chiamata anche ghiandola pituitaria, questa consente di regolare la produzione ormonale di:
- tiroide;
- corticale dei surreni;
- gonadi;
- ovaie.
Divisa in parte anteriore (adenoipofisi) e parte posteriore (neuroipofisi), produce un totale di nove ormoni, importantissimi per l’equilibrio biologico, quali:
- nella parte anteriore,
- TSH, ormone tireostimolante, che induce la produzione degli ormoni tiroidei;
- ACTH, ormone adrenocorticotropo;
- FSH, ormone follicolo-stimolante, che induce la produzione di estrogeni;
- PRL, prolattina;
- LH, ormone luteostimolante, responsabile dell’ovulazione;
- GH o somatotropina, ovvero l’ormone della crescita;
- nella parte posteriore,
- vasopressina, che regola il quantitativo idrico espulso dai reni;
- ossitocina, l’ormone che stimola le contrazioni della muscolatura liscia durante il parto e la produzione di latte.
Per questo motivo la presenza di un adenoma ipofisario può mostrarsi con diversi sintomi, in base a dove si è venuto a creare, ma soprattutto quale ormone viene prodotto in misura maggiore (in caso di adenomi funzionanti).
I sintomi di un adenoma ipofisario
Gli adenomi ipofisari possono mostrare sintomi, anche neurologici, in base alle strutture che comprimono con la loro presenza, soprattutto se di grandi dimensioni.
A questo proposito, si riscontra:
- mal di testa frequente;
- disturbi del campo visivo (per via di una compressione del nervo ottico).
Se ci si trova in presenza di adenomi ipofisari funzionanti, infine, i sintomi sono legati alla produzione ormonale che influenzano, per cui sono variabili.
In alcuni casi, la pressione esercitata dall’adenoma può limitare la produzione di un ormone e allo stesso tempo incrementare la produzione di un altro.
Nello specifico si possono riscontrare:
- variazioni di peso non giustificate;
- alterazioni del ciclo mestruale;
- bassa densità minerale ossea;
- calo della libido;
- valori pressori alterati;
- produzione anomala di latte;
- gigantismo (nei bambini);
- depressione;
- ansia;
- disturbi del sonno.
Come si cura un adenoma ipofisario
Le cure dell’adenoma ipofisario possono essere:
- mediche;
- radioterapiche (nel post-chirurgico in cui sia stata identificata una ricrescita tumorale);
- chirurgiche.
Tendenzialmente si interviene chirurgicamente, salvo nei casi di prolattinoma, per cui anche la sola terapia farmacologica può essere risolutiva.
I prolattinomi, infatti, vengono trattati con farmaci dopaminergici, che riducono la produzione di prolattina e al tempo stesso le dimensioni del tumore.
Intervento chirurgico
L’intervento chirurgico per l'adenona infine, viene eseguito con approccio trans-naso-sfenoidale, in cui l’endoscopio e gli strumenti chirurgici vengono inseriti tramite il naso e lo sfenoide (un osso alla base del cranio).
In questo modo è possibile rimuovere il tumore senza incisioni invasive, ma è richiesto un alto livello di specializzazione, per cui è consigliabile rivolgersi a centri d’eccellenza.