Elettrocardiogramma: quando farlo, come si fa e le 3 tipologie
L’elettrocardiogramma è l’esame che permette di misurare la frequenza elettrica cardiaca e di riportarla graficamente, in modo da poter evidenziare eventuali anomalie.
È un esame assolutamente indolore e non dannoso, per cui può essere eseguito anche sui bambini, e può essere eseguito in 3 diversi modi.
L'elettrocardiogramma
Come già anticipato, l’elettrocardiogramma o esame ecg può vedere un’esecuzione differente in base alle necessità diagnostiche, per cui può essere eseguito:
- a riposo;
- sotto sforzo;
- durante 24/48 ore (Holter ECG).
È indicato nei casi in cui vi siano sintomi, variazioni del battito cardiaco o sospette anomalie, come:
- angina pectoris;
- aritmie (elettrocardiogramma fibrillazione atriale);
- occlusione delle coronarie;
- alterazioni della morfologia cardiaca.
Si utilizza per:
- il controllo cardiaco a seguito dell’infarto del miocardio;
- la valutazione del funzionamento del pacemaker;
- analizzare l’efficacia di alcune terapie farmacologiche.
L'elettrocardiogramma a riposo
L’elettrocardiogramma a riposo si esegue con paziente sdraiato sul lettino, con degli elettrodi (tra i 12 e i 15) posizionati sul torace, sulle gambe e sulle braccia.
L’attività elettrica del cuore è rappresentata tramite diverse onde che, in base alla distanza tra loro e all’aspetto che assumono, permettono l’interpretazione dei risultati da parte del cardiologo.
Il limite di questa procedura è che l’anomalia non si evidenzi: per questo motivo può essere propedeutico all’elettrocardiogramma sotto sforzo o all’Holter.
L’elettrocardiogramma a riposo ha una durata media di 5 minuti.
L'elettrocardiogramma sotto sforzo
L’obiettivo dell’elettrocardiogramma sotto sforzo è quello di identificare patologie cardiache generalmente silenti a riposo.
Ha una durata maggiore dell’elettrocardiogramma a riposo (tra i 20 e i 30 minuti) e il paziente viene monitorato durante una sessione su una cyclette o di corsa su tapis roulant: gli elettrodi in questo caso vengono applicati solo sul torace, in quanto ostacolerebbero l’esecuzione dell’esercizio.
Gradualmente si aumenta lo sforzo incrementando la resistenza dei pedali o la velocità di corsa, fino a raggiungere una frequenza cardiaca predeterminata in base all’età e alle condizioni fisiche generali del paziente.
In caso di dolore o problemi di qualsiasi tipo, l’esame viene interrotto immediatamente.
Nei pazienti con ridotte capacità deambulatorie può essere somministrato un farmaco che aumenta il battito cardiaco in maniera simile all’attività fisica, in modo da individuare le eventuali anomalie silenti a riposo.
L'Holter ECG
Una variante dell’elettrocardiogramma è l’Holter ECG, in cui il monitoraggio dell’attività cardiaca si effettua continuamente per 24/48 ore grazie ad un dispositivo portatile.
Una volta posizionati gli elettrodi sul torace del paziente, l’Holter registra la frequenza cardiaca costantemente, che viene poi analizzata dal cardiologo.
Il paziente, inoltre, deve annotare l’ora in cui si manifesta la sintomatologia sospetta e la sua descrizione.
In questo modo è possibile identificare anomalie cardiache che si presentano in determinate situazioni.