La scintigrafia con leucociti marcati: cos’è, a cosa serve e quando si esegue

La scintigrafia con leucociti marcati è un’indagine di medicina nucleare utilizzata per localizzare focolai infettivi o infiammatori all’interno dell’organismo.
La scintigrafia con leucociti marcati

La scintigrafia globale corporea con leucociti radiomarcati con 99mTc-HMPAO è un’accurata metodica di imaging utilizzata per la valutazione “in vivo” delle patologie flogistico-infettive, in particolare per l’identificazione della sede del processo flogistico-infettivo, per guidare il clinico nella scelta terapeutica e per la valutazione della risposta alla terapia.
Il principio dell’esame si basa sull’utilizzo di leucociti del paziente stesso, prelevati, marcati con un radioisotopo (solitamente tecnezio-99m) e successivamente reiniettati nel sangue.
I leucociti marcati si concentrano nei siti dove è presente un’attività infiammatoria o infettiva, permettendone la visualizzazione con una gamma camera.
Il modo in cui i leucociti radiomarcati si concentrano in una determinata regione corporea permette di determinare la presenza di un’infezione o un’infiammazione.
A cosa serve la scintigrafia con leucociti marcati
L’indicazione principale di questo esame è la ricerca di infezioni attive.
Viene comunemente richiesta per:
- valutazione della presenza ed estensione di infezioni di protesi ortopediche;
- valutazione della presenza ed estensione osteomieliti;
- valutazione della presenza ed estensione di infezioni dei tessuti molli.
Grazie alla sua alta specificità, la scintigrafia con leucociti marcati è spesso utilizzata in ambito infettivologico e ortopedico.
Come si svolge la scintigrafia con leucociti marcati
La procedura prevede diverse fasi, distribuite su due giorni consecutivi:
- prelievo del sangue del paziente, da cui si isolano i leucociti;
- marcatura dei leucociti in laboratorio con un radioisotopo (tipicamente 99mTc);
- reiniezione dei leucociti marcati nel circolo sanguigno del paziente;
- scintigrafia con gamma camera, che permette di visualizzare l’accumulo dei leucociti nei tessuti, eseguita dopo circa 30 minuti, 3 ore e 20 ore dall’iniezione.
Il paziente non deve solitamente seguire preparazioni particolari, ma dovrà essere a digiuno la prima giornata e restare disponibile per l’intera durata dell’esame, che richiede tempo e collaborazione.
Vantaggi della scintigrafia con leucociti marcati
La scintigrafia con leucociti marcati ha una specificità molto elevata per i processi infettivi, distinguendoli dalle semplici infiammazioni o dalle modificazioni post-operatorie.
I principali vantaggi sono:
- possibilità di identificare infezioni profonde o occulte;
- utilità in presenza di materiale protesico, dove altre metodiche possono essere gravate da artefatti;
- capacità di valutare la risposta alla terapia antibiotica;
- metodica ben tollerata, con senza significativi effetti collaterali.
Per questi motivi, è spesso inserita nei percorsi diagnostici multidisciplinari.
Limiti della scintigrafia con leucociti marcati
Pur essendo molto utile, la scintigrafia con leucociti marcati presenta alcuni limiti:
- è una procedura complessa e lunga, che richiede laboratori specializzati per la marcatura cellulare;
- bassa sensibilità per infezioni della colonna vertebrale (spondilodisciti) e nell’inquadramento della febbre di origine sconosciuta (FUO), condizioni in cui è indicato lo studio PET-TC con 18F-FDG.
Per queste ragioni, la scintigrafia con leucociti marcati è sempre prescritta dopo attenta valutazione clinica, quando altre indagini non sono state risolutive o quando la localizzazione dell’infezione è incerta.