Il tumore ai polmoni: sintomi, tipologie, cause, diagnosi e percorso di cure
I sintomi del tumore ai polmoni non sono spesso riconoscibili in fase iniziale perché asintomatico: per questo motivo viene spesso diagnosticata in fase avanzata.
Il tumore del polmone è una forma di neoplasia che si sviluppa a partire dalle cellule che compongono l’apparato respiratorio (bronchi, bronchioli e alveoli), si manifesta spesso come una massa in grado di crescere fino a ostruire il flusso d’aria o provocare emorragie polmonari o bronchiali.
Può svilupparsi, inoltre, come sede metastatica di un tumore originatosi in un altro organo.
Si distinguono due tipi principali di tumore polmonare (circa il 95% delle neoplasie in questa sede):
- a piccole cellule o microcitoma;
- non a piccole cellule:
- carcinoma spinocellulare o squamocellulare;
- adenocarcinoma;
- carcinoma a grandi cellule.
Nel restante 5 per cento dei casi il tumore polmonare non prende origine dall’epitelio ma da tessuti diversi, come per esempio:
- il tessuto endocrino, in questo caso si parla di carcinoide polmonare di origine neuroendocrina;
- linfatico, in questo caso si tratta di linfoma polmonare.
Il tumore polmonare, in fase avanzata, può sviluppare metastasi in diversi organi, come:
- pleura;
- ossa;
- milza;
- cute;
- pancreas;
- reni;
- surreni;
- fegato;
- encefalo.
Tumore polmonare a piccole cellule
Il microcitoma è la meno comune tra le forme di tumore ai polmoni (10-15% dei casi).
La sua sede di sviluppo è nei bronchi di diametro maggiore e colpisce prevalentemente i fumatori.
È una delle forme più aggressive in quanto:
- si diffonde rapidamente in altri organi;
- ha una prognosi infausta.
Tumore polmonare non a piccole cellule
Questa forma di tumore polmonare è, invece, la più diffusa (85% dei casi).
Tra queste si annoverano:
- il carcinoma a grandi cellule: è il tipo di tumore polmonare non a piccole cellule meno diffuso, evolve molto rapidamente.
- l’adenocarcinoma polmonare rappresenta il 60% dei tumori non a piccole cellule e si localizza in sede più periferica cioè a livello dei bronchi di diametro minore. Si riscontra spesso anche nei non fumatori e ha una correlazione di insorgenza con casi di pleurite o infezioni tubercolari;
- il carcinoma spinocellulare: costituisce il 30% dei casi di tumore non a piccole cellule, nasce nelle vie aeree di medio-grosso calibro, dalla trasformazione dell’epitelio che riveste i bronchi; è spesso provocato dal fumo di sigaretta.
I sintomi del tumore ai polmoni
Questo tipo di neoplasia può essere asintomatica nelle prime fasi: per questo motivo viene spesso diagnosticata in fase avanzata.
Tra i sintomi più diffusi del tumore ai polmoni si riscontra:
- raucedine;
- tosse persistente;
- respiro corto;
- perdita di peso;
- emottisi (presenza di sangue quando si tossisce);
- emoftoe (presenza di sangue nell’espettorato);
- stanchezza cronica;
- riduzione dell’appetito;
- predisposizione a infezioni delle vie aeree inferiori.
Le cause del tumore polmonare
Si stima che un numero variabile tra l’80 e il 90% dei tumori polmonari sia dovuto al fumo di sigaretta o all’esposizione al fumo passivo.
Tra gli altri fattori di rischio troviamo:
- esposizione all’amianto;
- esposizione ai metalli pesanti;
- esposizione al radon;
- malattie polmonari.
La diagnosi
La diagnosi del tumore del polmone avviene tramite indagini strumentali come:
- TAC;
- risonanza magnetica;
- PET;
- broncoscopia-guidata o percutanea transtoracica e core biopsy (biopsia con ago aspirato).
Per arrivare a una diagnosi certa è necessaria la biopsia e il successivo esame istologico.
A volte si rende necessaria anche la broncoscopia con cui si riesce a visualizzare l’interno dei bronchi grazie a un sottile tubo inserito attraverso la bocca, utile anche a eseguire prelievi di tessuto senza ricorrere all'intervento chirurgico.
La cura
Ad oggi ci sono diverse opzioni di trattamento, la cui scelta dipende delle condizioni del paziente e dallo stadio di malattia, dalle caratteristiche molecolari e soprattutto dal tipo istologico del tumore:
- radioterapia e chemioterapia;
- immunoterapia e terapie a bersaglio molecolare;
- chirurgia, laddove possibile per l’estensione di malattia.
Radioterapia e chemioterapia nel tumore polmonare a piccole cellule
Il trattamento più utilizzato per questo tipo di tumore è la chemioterapia da sola o in associazione alla radioterapia.
La terapia standard consiste nella somministrazione di cisplatino (o carboplatino) ed etoposide.
Altri farmaci utilizzati in linee successive possono essere doxorubicina, ciclofosfamide e topotecan.
Inoltre alcuni studi hanno suggerito che anche i pazienti con tumore a piccole cellule potrebbero trarre vantaggio dall’immunoterapia con inibitori dei checkpoint immunitari combinati con la chemioterapia.
La radioterapia è usata in associazione alla chemioterapia oppure dopo la chemio per eliminare eventuali cellule tumorali residue. Viene spesso usata a livello cerebrale per ridurre il rischio di metastasi in quest’organo (molto comuni) o a scopo palliativo, cioè per controllare i sintomi nei casi più avanzati.
Radioterapia e chemioterapia nel tumore polmonare non a piccole cellule
La radioterapia e la chemioterapia sono alcune delle soluzioni di elezione per la cura del tumore polmonare.
Si possono utilizzare prima dell'intervento chirurgico (terapia neoadiuvante) per ridurre le dimensioni del tumore o dopo l’intervento (terapia adiuvante) per eliminare le eventuali cellule tumorali rimaste.
La chemioterapia in genere consiste nella somministrazione di cisplatino o carboplatino in combinazione con gemcitabina, etoposide, pemetrexed, docetaxel, paclitaxel o vinorelbina.
Immunoterapia e terapie a bersaglio molecolare
Gli inibitori dei checkpoint immunitari interferiscono con un meccanismo che impedisce alle cellule delle nostre difese di attivarsi e di stimolare la risposta antitumorale.
Esistono vari tipi di anticorpi monoclonali che riconoscono le proteine PD-1 (nivolumab, pembrolizumab) o PD-L1 (atezolizumab, durvalumab), possono essere usati da soli o, in alcuni casi, associati alla chemioterapia e rappresentano dei farmaci fondamentali nella terapia del tumore non a piccole cellule.
Il trattamento del carcinoma polmonare non a piccole cellule si basa sempre più sulla medicina di precisione.
Per i tumori che portano una mutazione driver dell’oncogene esistono oggi delle terapie a bersaglio molecolare come gli inibitori delle tirosin-chinari (TKI) o gli inibitori di ALK e ROS-1.