La tiroidectomia totale: indicazioni, conseguenze e convalescenza
La tiroidectomia totale è l’intervento chirurgico atto alla rimozione completa della ghiandola tiroide.
La tiroidectomia
La tiroidectomia totale si rende necessaria nella maggior parte dei casi di:
- carcinoma tiroideo;
- Morbo di Basedow;
- gozzo multinodulare;
- gozzo multinodulare iperfunzionante.
La tiroidectomia totale
L’intervento di tiroidectomia totale viene eseguito solitamente in anestesia generale: si esegue, con la tecnica OPEN, un’incisione alla base del collo, di solito di circa 3/4 cm.
L’operazione, soprattutto per l’impatto estetico conseguente, ha subito negli anni delle evoluzioni nella tecnica, per rendere la cicatrice post-operatoria meno visibile e per ridurre il dolore post-operatorio.
MIVAT
A questo proposito è stata ideata la MIVAT (Mini-Invasive Video-Assisted Thyroidectomy) che, in modo similare alla tiroidectomia totale con tecnica tradizionale, permette l’asportazione di una parte o di tutta la tiroide, con un’incisione di 2-3 cm.
I risultati finali risultano essere simili alla chirurgia tradizionale, con il vantaggio di poter utilizzare una piccola incisione (di circa 3 cm) per l’accesso degli strumenti chirurgici e di una telecamera, dal risultato esteticamente migliore.
La minore invasività dell’intervento, inoltre, consente di eseguire la procedura chirurgica anche in anestesia locale, permettendo, in aggiunta, un recupero post-operatorio più rapido e meno doloroso.
La tiroidectomia totale con tecnica MIVAT, diversamente dalla tecnica tradizionale, presenta alcuni limiti nei pazienti:
- sottoposti precedentemente ad interventi tradizionali al collo;
- con linfonodi laterocervicali metastatici.
In questi casi, infatti, si ricorre alla tecnica tradizionale.
Le conseguenze della tiroidectomia totale
La tiroidectomia totale prevede in una piccola percentuale dei casi due complicanze:
- l’ipoparatiroidismo, la ridotta funzionalità delle paratiroidi;
- disfonia, alterazione del timbro della voce.
A seguito dell’intervento, tuttavia, il paziente dovrà assumere sostitutivi sintetici dell’ormone tiroideo, in quanto la funzione della tiroide, fondamentale per mantenere l’equilibrio omeostatico del nostro organismo, viene completamente a mancare.
La convalescenza
Dopo l’intervento di tiroidectomia totale, il paziente viene tenuto sotto osservazione per 1-2 giorni post-operatori.
Vista l’asportazione completa della tiroide, sarà necessario assumere sostitutivi dell’ormone tiroideo a vita, da assumere ogni mattina circa 30 minuti prima della colazione.
La zona in cui è stata effettuata l’incisione può risultare gonfia per alcune settimane, ma generalmente non crea problemi.
Durante il recupero post-operatorio è possibile che si verifichino le seguenti condizioni, che generalmente si risolvono in poco tempo:
- ipocalcemia temporanea, a causa dell’alterazione della funzione delle paratiroidi;
- disfonia, che tende a risolversi dopo qualche settimana;
- sanguinamento post-operatorio della ferita, controllato eventualmente durante la fase di degenza ospedaliera.