La risonanza magnetica al ginocchio: tipologie, indicazioni, preparazione e durata
La risonanza magnetica al ginocchio è un esame non invasivo che permette di visualizzare nel dettaglio tutte le componenti strutturali dell’articolazione del ginocchio.
La risonanza magnetica al ginocchio permette di evidenziare la presenza di:
- patologie a carico del ginocchio;
- infortuni traumatici a carico dell’articolazione interessata.
In questo modo potranno essere stabilite le ragioni del dolore al ginocchio e delle problematiche legate a instabilità, fastidio e gonfiore.
La rmn al ginocchio è un esame non invasivo per immagini che non comporta particolari controindicazioni.
Si ritiene necessaria quando lo specialista ha bisogno di visualizzare ogni singola parte del ginocchio per una diagnosi approfondita.
Questo tipo di esame è molto comune per chi pratica sport, poiché sono molti gli eventi traumatici che possono verificarsi a carico dell’articolazione durante l’attività sportiva.
La risonanza magnetica al ginocchio
La risonanza al ginocchio ha uno svolgimento semplice e non comporta per il paziente nessun tipo di problematica.
Il paziente, dopo essersi spogliato degli indumenti e degli oggetti metallici, deve rimanere completamente immobile durante tutto lo svolgimento dell’esame: ogni movimento può influire, infatti, sulla qualità delle immagini da acquisire.
Chi si sottopone a una risonanza magnetica al ginocchio deve stendersi su di un lettino che scivola all’interno di uno scanner cilindrico.
In questo modo lo specialista radiologo potrà evidenziare le problematiche a carico del ginocchio di qualsiasi natura.
Risonanza al ginocchio aperta
Per i pazienti che soffrono di claustrofobia esistono dei macchinari di ridotte dimensioni capaci di ruotare esclusivamente intorno al ginocchio; in questo caso si parla di risonanza magnetica libera al ginocchio.
RMN con contrasto
Una RMN al ginocchio con mezzo di contrasto si svolge in modo del tutto identico a una classica risonanza magnetica, ma prevede l’impiego di un mezzo di contrasto.
Questo permette di avere immagini tridimensionali più dettagliate, grazie all’iniezione di un mezzo di contrasto per via endovenosa.
Le indicazioni all’esame
La risonanza magnetica al ginocchio con o senza mezzo di contrasto trova indicazione per individuare:
- danni e lesioni alla cartilagine articolare, ai menischi e alla rotula;
- segni di fratture ossee (del distale del femore e dell’estremità prossimale della tibia);
- l’artrosi al ginocchio (gonartrosi);
- l’osteomielite;
- le cause di un versamento al ginocchio;
- una distorsione al ginocchio (episodi traumatici al ginocchio a carico dei legamenti);
- l’origine dei sintomi di rigidità articolare, instabilità e/o dolore al ginocchio.
Controindicazioni della risonanza magnetica al ginocchio
Questo esame diagnostico non può essere eseguito da pazienti:
- con pacemaker;
- portatori di neurostimolatori;
- portatori di dispositivi o frammenti metallici nel corpo;
- in stato di gravidanza.
Il mezzo di contrasto, inoltre, non può essere utilizzato nei pazienti con:
- confermata allergia al mezzo di contrasto;
- insufficienza epatica grave;
- insufficienza renale grave.
La preparazione per una RMN del ginocchio
Non esiste una preparazione specifica per una risonanza magnetica nucleare al ginocchio quando eseguita senza mezzo di contrasto.
Nel caso sia, invece, previsto l’uso di un mezzo di contrasto, il paziente deve essere a digiuno da 6 ore e deve aver effettuato un test di creatininemia (test della creatina ematica), entro e non oltre i 30 giorni precedenti l’esame.
La durata
La risonanza magnetica ha una durata di circa 30 minuti.
In questo lasso di tempo al paziente viene richiesto unicamente di rimanere immobile, per conferire maggiore nitidezza alle immagini.