Laparocele: sintomi, intervento, durata, convalescenza
Il laparocele è una condizione patologica caratterizzata dalla comparsa di un’ernia che si viene a creare sulla cicatrice di un pregresso intervento chirurgico addominale.
Per questo motivo può anche essere chiamato laparocele addominale o laparocele ombelicale.
Le cause di questa condizione possono essere molteplici come ad esempio:
- età avanzata;
- ripetuti sforzi fisici addominali;
- sovrappeso.
Può insorgere anche a distanza di anni dall’operazione.
Grazie all’avvento della chirurgia laparoscopica, molto meno invasiva rispetto al metodo tradizionale laparotomico, open - a cielo aperto, la formazione del laparocele è sempre più rara o comunque di dimensioni più contenute, solitamente a livello ombelicale.
La correzione del laparocele, salvo indicazioni contrarie, può essere fatta con intervento laparoscopico, con un:
- recupero più veloce;
- minori complicanze post-operatorie.
Il laparocele
Il laparocele può verificarsi dopo breve tempo dall’operazione o anche dopo anni.
Considerando l’invasività dell’intervento in laparotomia, che richiede la ricostruzione e la chiusura di più piani tissutali, la cicatrizzazione di alcuni tessuti può non avvenire correttamente.
A seguito di sforzi o della pressione dei visceri addominali sull’area incisa, si potrebbero creare delle zone di minor resistenza, che allargandosi progressivamente, permetterebbero la sua formazione.
Questo evento, al giorno d’oggi, è abbastanza raro e si verifica principalmente nei pazienti:
- con processi cicatriziali più lunghi e lenti, ad esempio, gli anziani, diabetici, etc;
- che hanno subito più interventi addominali;
- in sovrappeso e obesi, in cui la sutura dei tessuti è più difficile.
I sintomi
Nelle prime fasi il laparocele può essere asintomatico, ma visibile e/o pronunciato al tatto.
Nelle fasi più avanzate, la sintomatologia prevede:
- fastidio a livello della cicatrice;
- dolore, accentuato da sforzi fisici o addominali intensi, come camminate, colpi di tosse e starnuti;
- nausea e vomito.
Quando i visceri erniati non rientrano più in sede, nei casi più gravi può verificarsi un’occlusione intestinale con possibile sofferenza vascolare (ischemia) dell’intestino fuoriuscito.
Il chirurgo può, con degli interventi manuali, riportare in sede il contenuto presente nel laparocele; quando questo non è possibile e sopraggiungono complicanze è necessario intervenire d’urgenza.
Quando non trattato per molto tempo, il laparocele può provocare un’ulcera nei tessuti sovrastanti, diventando più grande e più difficile da operare.
Per questo è prassi comune operare subito dopo la diagnosi o, se insorto dopo breve tempo dalla prima operazione, a seguito della completa cicatrizzazione dell’intervento precedente.
L'intervento per il laparocele
Il laparocele può essere trattato solo con un intervento chirurgico.
Quando possibile, si prende in considerazione la chirurgia laparoscopica, che con tre piccole incisioni permette l’accesso di una telecamera e degli strumenti di lavoro, controllabili dall’esterno.
Nei casi in cui il laparocele sia di notevoli dimensioni può essere necessario un intervento in laparotomia, con un’incisione ampia nell’addome.
Durata dell'intervento di laparocele
Sia l’intervento in laparoscopia che quello in laparotomia vengono eseguiti in anestesia generale, con una durata dell’operazione compresa tra le 2 e le 3 ore.
Convalescenza
Sarà necessario un ricovero di due giorni.
Una volta dimesso di dovranno evitare sforzi fisici per almeno 15 giorni ed indossare una fascia elastica contenitiva, pancera addominale, per almeno un mese.