L’intervento per l’alluce valgo: tecniche chirurgiche, durata e convalescenza
L’intervento per l’alluce valgo è la prima causa di chirurgia del piede nella donna e la seconda nell'uomo, eseguibile sia con:
- tecnica open;
- mini-invasiva percutanea.
L’alluce valgo è una deformità ossea del piede a predisposizione genetica, che interessa principalmente le donne.
Nello specifico, nell’alluce valgo il primo metatarso tende verso l’esterno, spingendo l’alluce sulle altre dita: nelle forme più gravi, si viene a verifica una borsite, detta anche “cipolla”, che causa dolore e si ispessisce, per via del contatto costante con la calzatura.
L’intervento per l’alluce valgo
L’intervento per l’alluce valgo può essere eseguito con diverse tecniche, in base alle necessità chirurgiche.
Attualmente si tende a preferire la tecnica mini-invasiva, in quanto consente, grazie all’esecuzione di piccoli fori, il trattamento della patologia senza effettuare grandi incisioni.
L’intervento per l’alluce valgo è indicato nei casi in cui:
- il dolore sia persistente;
- il valgismo dell’alluce sia aumentato in maniera rilevante negli ultimi sei mesi;
- la borsite sia particolarmente prominente e renda difficile l’utilizzo delle scarpe.
Nei pazienti giovani, infine, l’operazione può essere presa in considerazione solo al termine della fase di accrescimento, ovvero dopo i 16 anni.
L’intervento per l’alluce valgo può essere eseguito sia con tecnica a cielo aperto che con tecnica mini-invasiva, sempre più preferita in quanto consente:
- un’aggressività minore rispetto alle strutture adiacenti;
- di eseguire l’intervento senza inserire mezzi di sintesi.
Tecnica a cielo aperto
L’intervento a cielo aperto per il trattamento dell’alluce valgo prevede l’esecuzione di un’incisione che espone l’articolazione da trattare.
Successivamente si procede con la resezione dell’osso sporgente (osteotomia) con successivo riposizionamento e fissaggio dello stesso con mezzi di sintesi (come viti e barre)
Per quanto efficace nella risoluzione della condizione, la tecnica open vede nel tempo un sempre minor utilizzo, viste le possibilità offerte dalla chirurgia mini-invasiva.
Chirurgia percutanea mini-invasiva
La chirurgia percutanea mini-invasiva prevede gli stessi step chirurgici della tecnica open, ma senza l’incisione che espone l’articolazione e senza l’utilizzo di mezzi di sintesi.
La chirurgia mini-invasiva prevede l’esecuzione di piccoli fori in cui vengono inseriti gli attrezzi chirurgici e il microscopio, che consente la visualizzazione su monitor delle strutture interne.
Si procede alla sezione della parte ossea sporgente, riposizionando il metatarso centralmente.
Viene eseguita in anestesia locale, per cui la dimissione del paziente è più rapida.
La durata dell’intervento
La durata dell’intervento per l’alluce valgo è di circa 30 minuti.
La convalescenza dopo l'intervento di alluce valgo
Il recupero post-operatorio dell’intervento, a prescindere dalla tecnica, è di circa 30-40 giorni.
Questo perché ogni trattamento prevede una resezione ossea, che richiede un tempo ragionevole per potersi consolidare.
È possibile, ad ogni modo, deambulare senza problemi sin dall'inizio, anche se per pochi minuti; si consiglia di evitare il mantenimento della posizione eretta per troppo tempo e limitare i movimenti il più possibile.
La tecnica percutanea, infine, richiede il controllo del bendaggio da parte del chirurgo dopo i primi 15 giorni.
Dopo un mese, dunque, sarà possibile indossare nuovamente delle scarpe comode e dopo 2-3 mesi si potrà riprendere la pratica sportiva.