I diverticoli: i sintomi della diverticolite acuta e il percorso di cure
I diverticoli sono piccole estroflessioni che si formano a livello della parete dell’intestino, prevalentemente per motivi anatomici, nel tratto distale del colon - il sigma - e quando si infiammano, portano alla diverticolite acuta.
La concausa principale della formazione dei diverticoli prima dei 40 anni è una dieta povera di fibre vegetali; dopo quest’età, la formazione è sempre più frequente, tanto che tra i 70 e gli 80 anni l’incidenza nella popolazione è del 70-80%.
I diverticoli
I diverticoli, estroflessioni della mucosa intestinale, si vengono a creare in corrispondenza di alcune aree di minor resistenza principalmente con l’avanzare dell’età, in particolar modo dopo i 50 anni: la condizione che viene a crearsi si chiama diverticolosi.
La diverticolosi non è una malattia, ma una condizione anatomica peraltro abbastanza diffusa nella popolazione.
La diverticolosi non richiede trattamento chirurgico, ma una dieta appropriata alla condizione e controlli periodici per valutare l’evoluzione.
L’insorgenza di sintomi che procurano disturbi al paziente dà invece luogo a due diverse manifestazioni cliniche.
Nella diverticolite il paziente presenti sintomi quali:
- gonfiore,
- dolore addominale;
- alterazione della regolarità intestinale.
La diverticolite acuta
La diverticolite acuta, cioè infiammazione dei diverticoli, avviene qualora si presentino:
- dolore addominale intenso, generalmente localizzato a livello dei quadranti addominali di sinistra;
- alterazioni dell’alvo;
- febbre.
Tale condizione può evolvere nei casi più gravi in un caso di microperforazione o perforazione intestinale, che può richiedere un intervento chirurgico in regime di urgenza.
La cura dei diverticoli
L’intervento chirurgico per la diverticolite è richiesto solo nel 10-15% dei casi; negli altri casi, il trattamento può essere conservativo, con somministrazione, nelle fasi acute, di terapia antibiotica e con l’osservazione di digiuno ed idratazione in vena.
Intervento per i diverticoli
La chirurgia è indicata nei casi di:
- diverticolite acuta complicata;
- più episodi di diverticolite in giovane età;
- dopo l’episodio acuto, residuino disturbi e/o irregolarità dell’alvo.
L’intervento chirurgico per la diverticolite, qualora nella fase di acuzie si assista a un miglioramento del quadro ed ad una mancata evoluzione perforativa, può essere effettuato in elezione.
Questa strategia permette infatti di poter tentare un approccio meno invasivo intervenendo su tessuti meno fragili ed infiammati.
L’intervento consiste nell’asportazione del segmento intestinale interessato e nel confezionamento di un’anastomosi (sutura) tra i segmenti intestinali a monte e a valle.
Nei casi in cui il viscere sia particolarmente infiammato, o vi sia stata una contaminazione peritoneale importante, può essere necessario il confezionamento di un’enterocutaneostomia temporanea (sacchetto per le feci), che potrà essere richiusa mediante un nuovo intervento chirurgico meno invasivo dopo circa 8-12 settimane.
Una volta che le condizioni del paziente risultano migliorate, si chiude la colostomia e vengono agganciate le estremità del colon separate nell’intervento precedente.
L’intervento può essere condotto, dopo “raffreddamento” del quadro acuto, nella maggior parte dei casi per via laparoscopica, mediante 4 piccole incisioni cutanee (5-12 mm) attraverso le quali vengono introdotti la telecamera e gli strumenti chirurgici.
In questo caso la ripresa post-operatoria può essere più rapida.
La convalescenza post-operatoria
Sia che l’intervento venga condotto per via tradizionale (con il taglio) o mini-invasiva (laparoscopica), il paziente può riprendere molto precocemente l’alimentazione e la mobilizzazione.