Distacco della retina: tipologie, sintomi, cause e percorso di cure
Il distacco della retina è una delle più serie emergenze che riguardano l'occhio e la vista e, nella maggioranza dei casi, deve essere trattata il più velocemente possibile.
Si verifica la retina si solleva trascinando con sé i vasi sanguigni che alimentano di ossigeno e nutrienti l'occhio.
Il distacco della retina
Il distacco di retina è una condizione particolarmente grave che interessa, appunto, la retina, che è la porzione del nostro occhio più nobile e alla base della percezione visiva.
Questa, infatti, converte i raggi luminosi percepiti in impulsi neurali che, inviati al cervello tramite il nervo ottico, consentono di elaborare le immagini.
La retina si trova all’interno del bulbo oculare e, per essere funzionante, deve restare aderente alle strutture che si trovano al di sotto di essa.
Il distacco retinico spesso ha come evento scatenante la formazione di una lacerazione della retina con conseguente accesso dell’umore vitreo.
L'umore vitreo riempie il bulbo oculare, al di sotto della retina, anche se possono esserci anche altre dinamiche alla base di questa patologia.
In base alla causa, si possono verificare differenti tipologie di distacco della retina:
- regmatogeno, la forma più comune, causato dalla rottura di una porzione della retina che permette l’ingresso dell’umor vitreo nello spazio sotto di essa;
- essudativo, causato da una essudazione di liquidi al di sotto la retina, ad esempio per lesioni vascolari o di altra natura;
- trazionale, causato generalmente dalla formazione di membrane neovascolari vitreoretiniche, come può avvenire nel diabete o in seguito ad eventi occlusivi, che contraendosi distaccano la retina;
- forme miste.
Ognuna delle forme è considerata un’emergenza oculistica, per cui è fondamentale intervenire il più presto possibile, pena un peggioramento ulteriore della vista ed un recupero parziale del visus perso.
I sintomi del distacco della retina
Il distacco di retina è assolutamente indolore, tuttavia il paziente presenta una sintomatologia abbastanza caratteristica, in quanto avverte:
- sensazione di forti lampi di luce detti “fotopsie”;
- perdita progressiva della vista, prima in una zona periferica del campo visivo con una progressione del difetto fino al centro, riferito come velo scuro che copre la visione;
- sensazione di visione di corpi mobili visibili anche in condizione di bassa illuminazione detti “miodesopsie” o “mosche volanti”.
Nel caso in cui il distacco interessi la macula, la parte centrale della retina, la condizione risulta essere più grave, in quanto le cellule interessate dal distacco vanno in contro a morte cellulare dopo 48 ore e vengono perse in maniera irreversibile non potendosi rigenerate.
Le cause
La causa principale del distacco della retina è un cambiamento della consistenza dell’umor vitreo, dato principalmente dall’invecchiamento, associato a trazioni vitreoretiniche dello stesso sulla superficie retinica periferica.
Detto ciò, possono favorire o essere causa di questo evento numerosi fattori che possono contribuire o essere causa primaria del distacco di retina; nello specifico può essere causato da:
- traumi;
- diabete;
- patologie genetiche;
- malattie infiammatorie.
Altri fattori che ne influenzano l’insorgenza possono essere la miopia grave e l’intervento di cataratta ma solamente in alcune condizioni specifiche.
Cosa fare in caso di distacco di retina
In caso siano presenti sintomi sospetti è opportuno eseguire il prima possibile una visita oculistica con il controllo del fondo oculare.
La rapidità della diagnosi e di intervento consente in alcuni casi di preservare la vista, specialmente se viene diagnosticata una rottura retinica non ancora associata a distacco di retina, gestibile con un barrage laser tempestivo.
Le cure per il distacco della retina sono differenti, in base all’entità della patologia e all’indicazione chirurgica.
È, ad ogni modo, fondamentale intervenire il prima possibile, in modo da preservare la vista.
Nello specifico si interviene con:
- fotocoagulazione con laser argon;
- chirurgia episclerale senza accedere all’interno dell’occhio (ab-esterno);
- vitrectomia (ab-interno).
Fotocoagulazione con laser argon
La fotocoagulazione con laser argon viene utilizzata nel caso in cui il distacco di retina sia nelle prime fasi o si sia verificata solo una rottura retinica.
Questo trattamento ha l’obiettivo di creare una cicatrizzazione retinica intorno al punto in cui si è verificata la rottura, in modo da evitare il passaggio del vitreo al di sotto la retina.
Nei casi in cui il distacco di retina sia in fase avanzata, si procede con l’intervento chirurgico.
Chirurgia episclerale
La chirurgia episclerale, senza accedere all’interno dell’occhio, prevede l’esecuzione di un cerchiaggio tramite all’apposizione di una banda di silicone intorno al bulbo oculare, associata al drenaggio esterno del fluido sottoretinico.
Questo consente di avvicinare la retina distaccata alla parete esterna e chiudere eventuali zone di rottura della retina grazie alla crioterapia delle stesse.
Vitrectomia
Nel caso in cui l’area interessata dal distacco sia ingente, si procede con la vitrectomia, un intervento eseguito all’interno dell’occhio che consente di rimuovere l’umor vitreo e sostituirlo con altre sostanze tamponanti.
Spesso questa tecnica deve essere associata all’intervento di cataratta, o la si preferisce nei pazienti che già in passato hanno eseguito tale intervento.
È una procedura delicata e oggi molto più rapida che in passato; tuttavia, se possibile i trattamenti sopra elencati vengono preferiti a questa tecnica, che viene applicata in seconda battuta o nei casi chirurgici più complessi.