L’aterosclerosi coronarica
L’aterosclerosi coronarica è la più comune forma di malattia delle arterie coronarie.
L'aterosclerosi coronorica
L'aterosclerosi coronarica costituisce di fatto un processo di invecchiamento, a volte molto precoce, delle arterie che produce:
- un aumento di spessore delle pareti del vaso;
- perdita della fisiologica elasticità;
- formazione nello strato più interno della parete di cumuli di materiale, in misura preponderante grassi e tessuto fibroso, che prendono il nome di placche aterosclerotiche.
Le placche aterosclerotiche
Le placche aterosclerotiche, sporgendo nel lume del vaso, riducono lo spazio interno e finiscono con il compromettere il passaggio del sangue.
I sintomi dell'aterosclerosi
I sintomi dell’ischemia miocardica sono in genere rappresentati da:
- dolore o bruciore retrosternale;
- senso di oppressione o di fastidio con difficoltà a respirare.
Tali sintomi sono in genere scatenati dall’esercizio fisico, cioè dalle condizioni in cui aumenta il lavoro del cuore e di conseguenza anche il bisogno di ossigeno.
Conseguenze dell'aterosclerosi corononarica
La comparsa di sintomi anche a riposo suggerisce una maggiore severità della malattia aterosclerotica e identifica i pazienti a maggior rischio.
L'ischemia miocardica
Più grande è l'arteria malata, maggiore è la porzione di cuore che non riceverà abbastanza ossigeno determinando quel fenomeno che in medicina si chiama ischemia.
L'infarto del miocardio
Se la placca aterosclerotica cresce tanto da:
- chiudere completamente il vaso;
- sulla placca si forma un coagulo di sangue (trombo),
il flusso di sangue viene interrotto del tutto e le cellule del cuore vanno incontro a morte, si verifica cioè un infarto del miocardio.
I danni causati dall'infarto sono irreversibili e la perdita di funzionalità contrattile del cuore sarà proporzionale alle dimensioni della zona infartuale.
Un infarto esteso può risultare mortale o comunque ridurre in maniera importante la durata e la qualità della vita di un paziente.