Artroscopia di caviglia: intervento, durata e tempi di recupero
L’artroscopia di caviglia è un intervento chirurgico mininvasivo che permette di lavorare sull’articolazione senza accessi estesi.
L’intervento si svolge in maniera mininvasiva e serve per trattare molteplici patologie del piede e della caviglia.
Possiamo distinguere questo intervento in:
- artroscopia anteriore della caviglia;
- artroscopia posteriore della caviglia.
Entrambe le tipologie permettono di trattare una parte diversa della caviglia.
L'artroscopia di caviglia
L’artroscopia alla caviglia è una tecnica chirurgica mininvasiva che permette di curare:
- sinoviti;
- artrofibrosi;
- infezioni di varia natura;
- le tendiniti dell’Achilleo,
e numerose altre condizioni.
Quando avvengono dei traumi a questa articolazione vi possono essere fratture osteocondrali da ricomporre, oppure distacchi di frammenti d’osso o cartilagine: spesso se non trattate in tempo queste condizioni possono portare a una instabilità articolare cronica.
Nello specifico, l’artroscopia della caviglia si utilizza per:
- la risoluzione di microfratture;
- la fissazione di frammenti ossei;
- innesto osseo;
- innesto cartilagineo;
- perforazioni subcondrali.
Con l’intervento artroscopico della caviglia vengono trattate frequentemente anche le sindromi da conflitto anteriore e posteriore dell’articolazione in questione.
Sindrome da conflitto anteriore
Nel conflitto anteriore della caviglia (o anterolaterale) si interviene per eliminare la sintomatologia dolorosa e per trattare definitivamente i problemi legati all’infiammazione dell’osso o della cartilagine dell’articolazione al seguito di traumi ripetuti.
Questo tipo di problematica è detta anche caviglia d’atleta poiché interessa principalmente gli atleti di calcio, corsa e di salto.
Sindrome da conflitto posteriore
Nel conflitto posteriore della caviglia la sintomatologia si concentra nella parte posteriore dell’articolazione e spesso si riscontra nei ballerini e negli specialisti di automobilismo.
Oltre alla presenza di osteofiti e infiammazioni cartilaginee ripetute, l’impingement della caviglia posteriore può essere causato da un osso non presente in tutte le persone chiamato trigonum.
L’intervento in artroscopia
L'intervento di artroscopia di caviglia si esegue praticando due piccole incisioni di circa mezzo centimetro ai lati della caviglia, dalle quali il chirurgo può entrare nell’articolazione in modo mininvasivo tramite videocamera a fibre ottiche.
A seconda di dove è richiesto l’intervento i fori alla caviglia (detti portali artroscopici) possono essere posti:
- sulla parte posteriore della caviglia;
- sulla parte anteriore della caviglia.
In alcuni casi può essere necessario intervenire tramite un accesso posteriore e uno anteriore.
Durante l’operazione viene immesso nell’articolazione un fluido sterile per distendere la parte e intervenire con maggior precisione.
La durata dell’artroscopia di caviglia
L’intervento di artroscopia alla caviglia ha una durata compresa tra i 45 e i 90 minuti, in base alla condizione che ha richiesto il trattamento.
I tempi di recupero dopo un’artroscopia di caviglia
A seguito dell’operazione al paziente è richiesto un singolo giorno di ospedalizzazione prima della dimissione.
Questa tecnica mininvasiva permette di tornare alle proprie abitudini in tempi ridotti.
La mobilizzazione completa dell’articolazione avviene in molti casi entro la prima settimana.
Il paziente deve però mantenere un carico parziale sulla caviglia operata a mezzo stampelle per 10-15 giorni: il recupero, grazie anche alla fisioterapia, può dirsi completo entro 1-2 mesi.