Il tumore dell’intestino tenue: sintomi e cure
Il tumore dell’intestino tenue è una delle neoplasie meno frequenti del tratto gastrointestinale.
Uno dei segni caratteristici è la presenza di sangue nelle feci, anche se in alcuni casi può restare asintomatico per molto tempo: il trattamento principale è l’asportazione chirurgica, a cui può far seguito la radio o la chemioterapia.
L'intestino tenue
L'intestino tenue o piccolo intestino è la prima parte dell'intestino dove il chimo si trasforma in chilo.
È l'organo più lungo di tutto l'apparato digerente. L'intestino tenue è lungo più di 7 m e il suo diametro è di 2,5 cm se ripiegato su sé stesso.
Esso viene distinto in tre porzioni:
- duodeno;
- digiuno;
- ileo.
In esso si completa la scomposizione chimica degli alimenti e avviene l'assorbimento di quasi tutte le sostanze nutritive.
Incomincia a partire dallo sfintere pilorico e termina con la valvola ileocecale nell'ileo terminale, connette perciò lo stomaco all'intestino crasso.
Il tumore dell’intestino tenue
I tumori dell’intestino tenue sono particolarmente rari (rappresentando un numero compreso tra l’1 e il 5% di tutti i tumori del tratto gastrointestinale) e possono essere di diversi tipi.
Questi possono insorgere nelle tre parti di cui è composto, ovvero:
- duodeno;
- digiuno;
- ileo.
Nella maggior parte dei casi vengono diagnosticati dopo i 50 anni e la presenza di patologie gastrointestinali (come il morbo di Crohn e la celiachia) è un fattore di rischio.
I fattori di rischio principali sono legati principalmente:
- al fumo;
- all’abuso di alcol;
- alla ridotta attività fisica;
- alla presenza di malattie gastroenterologiche (morbo di Crohn, poliposi adenomatosa familiare, celiachia, sindrome di Lynch);
- all’alimentazione.
L’assunzione eccessiva di zuccheri, carboidrati complessi e carni rosse, infatti, sembra aumentare il rischio di cancro all’intestino, nonché il sovrappeso e l’obesità.
Tipologie
Tra i tumori più frequenti nel tratto dell’intestino tenue si annoverano:
- l’adenocarcinoma, riscontrato maggiormente nel duodeno e nei pazienti con morbo di Crohn;
- i tumori stromali gastrointestinali (GIST), le neoplasie più frequenti del tratto gastrointestinale, riscontrato nel tenue nel 30% dei casi;
- i linfomi maligni primitivi, trattati principalmente con radio e chemioterapia;
- i tumori carcinoidi, più frequenti nell’ileo.
I pazienti affetti da morbo di Crohn e celiachia hanno un rischio più elevato di contrarre il tumore all’intestino tenue, in particolar modo i primi.
I sintomi del tumore all'intestino tenue
Il sintomo principale del tumore dell’intestino tenue è il sanguinamento, che si può riscontrare durante la defecazione o come striature nelle feci.
Altri sintomi possono essere:
- dolori addominali;
- perdita di peso ingiustificata;
- vomito;
- diarrea frequente.
Spesso, ad ogni modo, il tumore è completamente asintomatico, mostrando la suddetta sintomatologia solo in fasi avanzate.
L'intervento chirurgico
Il trattamento d’elezione in caso di tumore all’intestino tenue è la rimozione chirurgica, con radioterapia o chemioterapia associata.
La resezione e la tecnica utilizzata sono variabili, considerate in base a dove si trova il tumore e alla sua grandezza: una volta asportata l’area, infine, vengono abboccate le due parti ottenute (anastomosi).
Il recupero post-operatorio
Al fine di agevolare la guarigione a seguito dell’intervento, è bene rispettare alcune pratiche nel periodo post-operatorio.
Si consiglia, dunque, di:
- reinserire gradualmente i cibi morbidi nella dieta;
- effettuare piccoli pasti ma frequenti;
- assumere tanta acqua ma lontano dai pasti, al fine di evitare il sopraggiungimento precoce del senso di sazietà;
- assumere una posizione corretta per agevolare la discesa e la digestione;
- masticare accuratamente.