La colecistectomia laparoscopica: intervento mininvasivo e convalescenza
La colecistectomia laparoscopica è un intervento chirurgico mini-invasivo che permette l’asportazione della cistifellea, o colecisti, a seguito della comparsa di sintomi, come le coliche biliari, dovuti principalmente alla presenza di calcoli all’interno della stessa.
L’avvento della tecnica laparoscopica ha reso meno invasivo l'approccio agli interventi di chirurgia addominale, che in passato richiedevano ampie incisioni per essere svolti.
Nonostante la moderna chirurgia sia più indirizzata verso l’utilizzo della tecnica laparoscopica mini-invasiva, vi sono alcuni casi in cui è indicata l’esecuzione di una colecistectomia tradizionale con accesso laparotomico, che ha comunque una percentuale di successo molto elevata, come nei casi di sospetta neoplasia della colecisti o in pazienti che hanno subito molti interventi chirurgici addominali.
La cistifellea
La colecisti è un organo situato sotto il fegato, fondamentale per il sistema digestivo umano.
La sua funzione principale è quella di immagazzinare e concentrare la bile prodotta dal fegato.
La bile è essenziale per la digestione dei grassi, poiché emulsiona i lipidi rendendoli più facilmente digeribili dagli enzimi.
La colecisti rilascia la bile nell'intestino tenue quando il cibo, specialmente quello ricco di grassi, entra nello stomaco.
Il rilascio della bile è controllato dall'ormone colecistochinina (CCK), che viene rilasciato quando i grassi e le proteine vengono rilevati nel duodeno.
Tuttavia, la colecisti può anche essere soggetta a problemi come calcoli biliari.
Questi calcoli si formano quando i componenti della bile, come colesterolo, calcio bilirubinato o altre sostanze, si cristallizzano e si accumulano.
I calcoli biliari possono causare intensi attacchi di dolore addominale, nausea e vomito. In alcuni casi, possono bloccare i dotti biliari causando complicazioni serie.
La colecistectomia, cioè l'asportazione chirurgica della colecisti, è il trattamento principale per i problemi alla colecisti.
Sebbene la colecistectomia comporti la perdita dell'organo, la maggior parte delle persone può vivere una vita sana senza la colecisti, poiché il fegato continua a produrre bile, anche se in quantità meno concentrata.
I calcoli alla cistifellea
La colecistectomia laparoscopica si rende necessaria quando il paziente presenta episodi di colecistite, ossia l'infiammazione della colecisti con febbre, o le coliche biliari; a causa di un cattivo funzionamento della mucosa della cistifellea, la bile contenuta all’interno della stessa si solidifica formando dei calcoli e/o infiammando le pareti della colecisti.
I calcoli che si vanno a formare, dunque, hanno una forma simile a quelli renali, differenziandosi solo per il materiale che li formano, ovvero:
- colesterolo;
- sali biliari;
- bilirubina.
I sintomi dei calcoli alla cistifellea
I sintomi che si possono manifestare sono:
- nausea e vomito;
- dolore alla parte destra dell’addome (che si può irradiare alla spalla, al braccio e alla schiena);
- gonfiore addominale;
- febbre;
- sonnolenza;
- urine scure;
- feci chiare;
- ittero (colorazione giallastra della cute, causata da un aumento della bilirubina nel sangue).
Gli ultimi tre sintomi sono dovuti alla migrazione dei calcoli (in questo caso generalmente di piccole dimensioni) dalla colecisti alla via biliare principale che connette il fegato all’intestino.
La colecistectomia laparoscopica
L’intervento di colecistectomia laparoscopica viene, dunque, preso in considerazione quando la comparsa dei calcoli determina una sintomatologia anche dopo un’attenta dieta priva di cibi grassi, caffè, cioccolato, alcolici e spezie, alimenti che stimolano eccessivamente il deflusso biliare dalla colecisti all’intestino.
L’intervento è inoltre indicato in caso di polipi della colecisti di:
- diametro > 1 cm;
- siano uguali o maggiori di 3.
La colecistectomia laparoscopica si effettua eseguendo 3/4 piccole incisioni sulla cute (5 mm) che permetteranno l’accesso in addome attraverso delle cannule ove si introducono il laparoscopio e gli strumenti operatori.
Il laparoscopio è uno strumento sottilissimo, tra i 5 e 10 mm di diametro che, grazie ad una videocamera posta alla sua estremità e collegata ad un monitor, permette di vedere l’anatomia della regione interessata, senza effettuare incisioni invasive.
Vengono poi inseriti gli altri 2/3 strumenti operatori con i quali il chirurgo opera guardando le immagini trasmesse su uno schermo dalla telecamera.
Al fine di permettere al chirurgo di operare, viene creato uno spazio virtuale gonfiando l’addome con circa 4 litri di anidride carbonica, che vengono successivamente aspirati al termine dell’intervento.
Colangio-Pancreatografia Retrograda Endoscopica
Quando avviene la migrazione dei calcoli, di piccole dimensioni, dalla colecisti alla via biliare principale che connette il fegato all’intestino, l’intervento chirurgico di colecistectomia deve essere preceduto da una procedura di endoscopia digestiva chiamata Colangio-Pancreatografia Retrograda Endoscopica (CPRE), per l’asportazione dei calcoli dalla via biliare.
Durata dell'intervento
La colecistectomia laparoscopica viene effettuata in anestesia generale ed ha una durata variabile tra i 30 ed i 60 minuti.
La tecnica laparoscopica permette un recupero post-operatorio molto rapido rispetto alla chirurgia tradizionale con una degenza post-operatoria di una notte.
La eventuale conversione dell’operazione in colecistectomia laparotomica, se eseguita in centri di riferimento, non va intesa come un insuccesso della laparoscopia, ma quanto una necessità in caso di:
- condizioni anatomiche complesse;
- aderenze;
- infiammazione acuta in corso,
che suggeriscono e richiedono una manovra differente.
La convalescenza dopo una colecistectomia laparoscopica
Dopo l’intervento di colecistectomia per via laparoscopica, il paziente verrà dimesso il giorno successivo all’intervento chirurgico, mentre l’attività lavorativa potrà essere ripresa dopo 2-4 giorni, periodo variabile a seconda delle condizioni del paziente.
Per quanto riguarda l’accesso laparotomico, invece, la dimissione avviene dopo 3-4 giorni.
La ripresa dell’alimentazione avviene il giorno successivo all’intervento chirurgico.