La tomografia a emissione di positroni: cos’è, indicazioni cliniche, come si esegue

La tomografia a emissione di positroni PET-TC (dall’inglese: positron emission tomography-computed tomography) è una tecnica di medicina nucleare fondamentale per studiare il metabolismo e l’attività funzionale degli organi del corpo umano.
Nella pratica clinica, la PET-TC è un esame fondamentale perché contribuisce alla diagnosi e alla valutazione di numerose patologie in maniera accurata, non invasiva e precocemente; valuta il corpo intero (tecnica total body) e fornisce dati quantitativi.
Per tali motivi, la PET-TC è utilizzata principalmente in campo:
- oncologico;
- neurologico;
- cardiologico.
La tomografia a emissione di positroni

La tomografia PET consiste nella somministrazione per via endovenosa di un radiofarmaco, cioè di una sostanza simile o addirittura uguale ad uno dei principali costituenti dell’organismo.
Il radiofarmaco tramite il circolo sanguigno raggiunge l’organo bersaglio (o dove è presente la patologia); il tomografo genera le immagini scintigrafiche del corpo intero o di una parte di esso (cervello e cuore) e i dati quantitativi relativi all’utilizzo del radiofaramco.
Dall’integrazione tra le immagini funzionali PET e le immagini morfologiche TC, il referto strutturato, è possibile individuare, precocemente, la sede anatomica delle alterazioni metabolico-funzionali.
Nella pratica clinica, abbiamo a disposizione numerosi radiofarmaci in relazione alle diverse patologie, di cui i più utilizzati sono:
- 18F-FDG;
- 18F-PSMA;
- 68Ga-peptidi;
- 18F-Colina;
- 11C-metionina;
- 18F-Dopa;
- 18F-amiloide;
- ammonia.
Le indicazioni alla tomografia a emissione di positroni
La PET è indicata in numerosi ambiti della medicina, tra cui:
- oncologia, per identificare precocemente i tumori, valutare l’estensione della malattia (stadiazione) e monitorare la risposta alle terapie;
- neurologia, per studiare il metabolismo cerebrale e identificare anomalie associate a malattie neurodegenerative come Alzheimer e Parkinson;
- cardiologia, per valutare il flusso sanguigno e la vitalità miocardica, aiutando a identificare aree ischemiche o tessuti non vitali dopo un infarto.
Come si esegue la PET tomografia a emissione di positroni
La PET tomografia a emissione di positroni si articola in 3 fasi principali:
- somministrazione endovenosa del radiofarmaco;
- tempo di attesa necessario per consentire al radiofarmaco di distribuirsi negli organi: è variabile e dipende dal tipo di radiofarmaco somministrato;
- acquisizione dell’esame che consiste nel posizionare il paziente in posizione supina e comoda sul lettino del tomografo.
Il tempo di acquisizione dell’esame è di circa 15minuti.