La lussazione della mandibola: sintomi, cause, manovra di riduzione e percorso di cure
La lussazione della mandibola è la fuoriuscita dalla sua sede naturale dell’articolazione temporo-mandibolare (ATM): è un’emergenza che richiede intervento immediato.
Questo tipo di problematica può avvenire:
- in maniera spontanea;
- a seguito di un trauma.
Questo tipo di articolazione si trova posizionata davanti alla parte inferiore dell’orecchio e permette alla mandibola di compiere i propri movimenti.
La lussazione della mandibola
L’articolazione della mandibola è classificabile come un'articolazione di forma sferica (enartrosi).
Quando la bocca si apre il condilo (ovvero la protuberanza sferica) esce dalla propria cavità e si muove in avanti; quando la bocca viene chiusa torna nella sua posizione originale.
La lussazione di questa articolazione avviene quindi quando il condilo rimane bloccato dalla sezione ossea frontale (eminenza articolare).
In generale la lussazione spontanea della mandibola si verifica in soggetti già predisposti e che, in alcuni casi, possono avere legamenti dell’articolazione temporo-mandibolare più lassi.
La lussazione della mandibola a seguito di un trauma può comportare diverse complicazioni come:
- frattura mandibolare;
- lacerazione della fibro cartilagine articolare.
I sintomi della lussazione mandibolare
I sintomi della lussazione della mandibola sono:
- dolore acuto;
- impossibilità di parlare;
- dolore che si irradia fino alla testa e all’orecchio;
- deformazione del naturale assetto della bocca (deviazione laterale o in avanti);
- denti disallineati.
A tutto questo fa seguito l’incapacità di serrare i denti e masticare.
Le cause
La lussazione della mandibola può avvenire a causa di un trauma, anche se nella maggior parte dei casi l’episodio che scatena l’evento è un’eccessiva apertura della mandibola a cui segue una pressione di tipo masticatorio.
In questo caso, l’apertura portata all’estremo - magari per mordere un boccone voluminoso - e la pressione esercitata dai muscoli fanno in modo che l’articolazione esca dalla sua sede naturale e rimanga bloccata.
In pazienti predisposti, anche un forte sbadiglio o una lunga apertura della bocca a seguito di un lavoro odontoiatrico possono comportare la lussazione articolare.
Un fattore di rischio, infine, è l’infiammazione dell’articolazione, che produce una riduzione del liquido sinoviale e accentua gli attriti delle ossa durante l’apertura e la masticazione.
La diagnosi di lussazione della mandibola
La diagnosi di lussazione della mandibola avviene in sede di esame obiettivo.
Lo specialista può prescrivere una radiografia per evidenziare la presenza di eventuali fratture.
I trattamenti per la lussazione della mandibola
I trattamenti per ridurre una lussazione della mandibola possono essere di tipo:
- conservativo;
- chirurgico.
Manovra di riduzione
L’intervento conservativo è scelto in caso di sublussazione della mandibola o lussazione lieve e prevede un intervento di tipo manuale che lo specialista effettua dopo lieve sedazione.
La tecnica con cui si riduce la lussazione è detta manovra di Nelaton: in questo modo il medico posiziona i propri pollici sulle gengive alla fine dei denti e le altre dita all’esterno sotto i denti.
In questa posizione spinge verso il basso e in avanti per riportare l’articolazione in sede.
Dopo questo trattamento il paziente continuerà a sentire dolenzia per alcuni giorni e dovrà prestare attenzione ai movimenti della bocca per circa un mese e mezzo.
Intervento chirurgico
Il trattamento chirurgico della lussazione mandibolare avviene a seguito di una frattura e/o avulsione dei legamenti, oppure dopo che si siano verificate diverse lussazioni.
L’intervento viene eseguito in artroscopia, in sede ambulatoriale e in anestesia generale; non lascia cicatrici evidenti e prevede tempi di recupero solitamente brevi.