L’ileostomia: preparazione, intervento e convalescenza
L’ileostomia è un’operazione chirurgica in cui una parte dell’intestino tenue, in genere l’ileo distale, viene deviata verso l’esterno.
Va a sostituire l'ano naturale, quindi permette l'espulsione delle feci anticipando la fuoriuscita del contenuto fecale.
Questa viene creata attraverso una piccola incisione sulla pancia, ove si applica una sacca per la raccolta del materiale intestinale, in quanto la stomia non possiede la muscolatura per trattenere le feci, ma ne permette la libera fuoriuscita.
L’ileostomia
L’ileostomia trova indicazione in diversi casi, tra cui:
- cancro al colon-retto, può essere effettuata in associazione all’intervento chirurgico di resezione colica o del retto per deviare il decorso delle feci e “proteggere” l’anastomosi (congiunzione intestinale). La scelta di ricorrere all'ileostomia dipende dalle dimensioni e dalla posizione della sezione di colon rimossa.
- occlusione intestinale;
- lesioni intestinali a seguito di un trauma addominale;
- morbo di Crohn, anche se non è la prima opzione chirurgica;
- colite ulcerosa, quando la malattia non risponde più al trattamento farmacologico.
L’ileostomia, inoltre, può essere temporanea, nei casi in cui si prospetti il recupero della funzionalità intestinale, oppure permanente.
L’ileostomia viene effettuata in anestesia generale e può prevedere 2 tipologie di attuazione:
- ileostomia laterale ad ansa, generalmente utilizzata come soluzione temporanea, in cui un’ansa dell’intestino viene fatta uscire dall’addome e suturata alla cute;
- ileostomia terminale, che prevede due incisioni: una per la separazione dell’ileo e l’altra per la creazione della stomia.
Ileo
L'ileo è la parte finale dell'intestino tenue, situata tra il digiuno e l'inizio dell'intestino crasso (il colon).
È la terza e ultima sezione dell'intestino tenue, che segue il duodeno e il digiuno. L'ileo ha la funzione principale di assorbire i nutrienti, come vitamine, sali biliari e alcuni prodotti della digestione, e trasferire il contenuto intestinale verso il colon.
La sua parete contiene strutture chiamate villi che aumentano la superficie di assorbimento. Inoltre, è responsabile dell'assorbimento della vitamina B12 e degli acidi biliari, importanti per la digestione dei grassi.
L'ileo sfocia nell'intestino crasso attraverso una valvola chiamata valvola ileocecale, che regola il passaggio dei materiali dall'intestino tenue a quello crasso e impedisce il reflusso.
Preparazione all'intervento di ileostomia
Considerando che si tratta di un intervento delicato e complesso, prima di potersi sottoporre all’operazione sono necessari una serie di esami e accorgimenti, con il fine di ottenere il miglior risultato.
A questo proposito, prima dell’intervento, si richiede:
- l’esito degli esami del sangue e delle urine;
- l’elettrocardiogramma;
- una lastra del torace.
Dopo aver analizzato approfonditamente la storia clinica del paziente (interventi passati, eventuali allergie o patologie presenti) e valutata la candidabilità all’intervento del paziente, prima dell’operazione sarà necessaria una semplice preparazione, ovvero:
- presentarsi a digiuno completo da almeno la sera prima;
- la sospensione di farmaci anticoagulanti e antiaggreganti, che riducono la capacità coagulativa del sangue;
- l’assunzione di un lassativo alcune ore prima dell’operazione.
La convalescenza
Dopo l’intervento di ileostomia, è prevista una degenza ospedaliera che va dai 3 ai 5 giorni, in base alla gravità del problema che ha portato all’operazione: in quel momento, il personale medico mostra al paziente come effettuare la manutenzione della zona e della sacca per la raccolta delle feci.
Per almeno 3 mesi, sarà necessario evitare qualunque tipo di sforzo, onde evitare complicanze, come le ernie para-stomali e favorire la guarigione completa dall’operazione.