L’agoaspirato alla tiroide: indicazioni, durata e risultati
L’agoaspirato alla tiroide (FNA, dall’inglese Fine Needle Aspiration) è un esame diagnostico minimamente invasivo che si rende necessario per la valutazione dei noduli tiroidei.
Una volta eseguito il prelievo, il materiale viene analizzato dal punto di vista citologico, ovvero si studia il nodulo in base alle cellule che lo compongono.
L’agoaspirato alla tiroide
L’agoaspirato alla tiroide è ad oggi il gold standard per la diagnosi della natura noduli della tiroide.
È indicato in caso di noduli tiroidei:
- con caratteristiche ecografiche di sospetto;
- palpabili o con crescita progressiva;
- in pazienti con familiarità per carcinoma della tiroide;
- in pazienti con storia di radioterapia sul collo.
L’agoaspirato alla tiroide viene eseguito in regime ambulatoriale e non richiede l’utilizzo di anestesia.
Non sono necessarie preparazioni specifiche.
In caso di assunzione di farmaci anticoagulanti consultare il medico prima dell'esecuzione di questo esame.
Agoaspirato tiroideo ecoguidato
L'esame è eseguito sotto guida ecografica, ovvero si esegue un’ecografia prima e durante il prelievo in modo da identificare con precisione la zona da cui prelevare le cellule.
L’utilizzo dell’ecografia non solo garantisce la sicurezza della procedura, ma permette di:
- campionare con maggior precisione il nodulo;
- di scegliere più zone da cui effettuare il prelievo.
Senza l’ecografia, infatti, i noduli più piccoli e quindi non palpabili non potrebbero essere studiati.
La procedura prevede diverse fasi:
- si esegue una puntura con un ago sottile, che permette di aspirare le cellule del nodulo;
- il materiale viene fissato in materiale di sospensione, per poi venire analizzato mediante la tecnica del "Thin prep";
- il prelievo solitamente viene ripetuto 2-3 volte per massimizzare il materiale aspirato.
La durata dell’esame
La durata dell’esame è molto breve; per questo motivo, sebbene la procedura possa essere minimamente fastidiosa, non richiede anestesia.
L’agoaspirato alla tiroide sotto guida ecografica richiede circa 10-15 minuti per il suo completamento.
L'agoaspirato alla tiroide fa male?
L’agoaspirato alla tiroide è un esame mininvasivo e quasi esente da complicanze, ridotte ulteriormente grazie all’utilizzo della guida ecografica.
La condizione che si verifica più di frequente è un piccolo livido o un po' di dolore nella regione anteriore del collo, al pari di quello che può succedere quando si esegue un prelievo di sangue venoso sul braccio, che di solito si risolve generalmente entro poche ore o qualche giorno.
Il dolore, ad ogni modo, può essere facilmente risolto grazie all’utilizzo di analgesici comuni.
I risultati di un agoaspirato alla tiroide
L’obiettivo dell'agoaspirato alla tiroide è quello di individuare i pazienti che devono essere sottoposti a trattamento chirurgico e quelli che, invece, presentano dei noduli che possono essere controllati periodicamente.
Il referto è disponibile dopo 5-7 giorni ed è classificato secondo le raccomandazioni emesse dalla SIAPEC (Società Italiana di Anatomia Patologica e Citologia Diagnostica).
I noduli dal punto di vista citologico sono classificati con la sigla TIR:
- TIR1, non diagnostico, è necessario ripetere l’esame;
- TIR2, benigno, periodico controllo clinico ed ecografico;
- TIR3A, "lesione indeterminata a basso rischio", si suggerisce periodico controllo ecografico con indicazione a ripetere l'agoaspirato tiroideo a distanza;
- TIR3B, "lesione indeterminata ad alto rischio, si suggerisce l'intervento chirurgico.
- TIR4, sospetto per malignità, si suggerisce l'intervento chirurgico;
- TIR5, carcinoma della tiroide, si suggerisce l'intervento chirurgico.
Lo studio citologico è spesso integrato a un’indagine di tipo immunocitochimico (quali la galactina 3 e l'HBME), cioè si vanno a ricercare particolari marcatori cellulari che permettono di caratterizzare in maniera più precisa la neoplasia, condizionando sia prognosi che trattamento.