La citoriduzione: intervento, indicazioni e convalescenza
La citoriduzione, nota anche come debulking, è la rimozione chirurgica, quanto più estesa possibile, di una massa neoplastica che non può essere completamente escissa senza mettere a repentaglio la vita del paziente.
La citoriduzione
Si parla di citoriduzione anche quando si rimuovono le masse secondarie (dette metastasi).
Lo scopo della citoriduzione è ridurre il maggior numero di cellule tumorali presenti all’interno del corpo: riducendo le dimensioni del tumore, si mira a rendere il carcinoma maggiormente vulnerabile ai trattamenti.
Un intervento di citoriduzione varia in base alla tipologia e allo stadio del tumore.
A questo scopo, può essere richiesta l’asportazione di organi come:
- utero;
- tube di Falloppio;
- ovaie;
- colon;
- intestino tenue.
Una citoriduzione ottimale non deve lasciare alcun tipo di tumore visibile o ridurre le dimensioni delle lesioni sotto 1 cm, in modo da intervenire con trattamenti chemio o radioterapici. Può essere eseguita:
- a cielo aperto;
- con tecnica mininvasiva.
Quando è indicata la citoriduzione
La chirurgia citoriduttiva viene utilizzata per:
- migliorare la sintomatologia clinica;
- migliorare la risposta del tumore alle successive terapie;
- rallentare la crescita dei tumori in stadio avanzato.
Viene utilizzata per la resezione parziale nel:
- carcinoma ovarico;
- carcinoma uterino;
- carcinoma endometriale;
- altre forme tumorali coinvolgenti il peritoneo.
Viene spesso utilizzata in combinazione con la chemioterapia, poiché questo tipo di tumori vengono spesso diagnosticati in fase tardiva.
È utilizzata anche per trattare altri tipi di tumori solidi come i sarcomi.
La preparazione per l’intervento di citoriduzione
La preparazione per questo tipo di intervento varia a seconda della localizzazione tumorale.
Di solito è richiesto al paziente di astenersi dal mangiare per 6-12 ore.
Devono, inoltre, essere interrotti i farmaci anticoagulanti.
Si consiglia sempre di rivolgersi allo specialista e all’anestesista incaricato dell’operazione per avere maggiori informazioni.
Le controindicazioni
La citoriduzione è controindicata in caso di:
- tumori in stadio avanzato con estesa diffusione metastatica in tutto l'addome;
- coinvolgimento del fegato, dei polmoni o di altri organi vitali da metastasi;
- pazienti con una compromissione significativa della funzionalità polmonare o cardiaca che potrebbe aumentare il rischio di complicazioni durante l'intervento chirurgico;
- presenza di altre condizioni mediche gravi, come malattie renali avanzate o compromissione del sistema immunitario, che potrebbero rendere il paziente poco idoneo all'intervento;
- pazienti anziani o con uno stato generale di salute molto compromesso, che potrebbero non essere in grado di sopportare l'intervento chirurgico e il periodo di recupero successivo;
- complicanze chirurgiche pregresse o aderenze intra-addominali significative, che potrebbero rendere l'intervento chirurgico più rischioso o meno efficace.
È importante sottolineare che la valutazione delle controindicazioni e la decisione di procedere con la citoriduzione devono essere prese da un team medico specializzato, tenendo conto delle caratteristiche specifiche del paziente e del tumore.
Il recupero dopo l’intervento
La durata della degenza ospedaliera è molto variabile: le pazienti con tumore ovarico, ad esempio, richiedono una degenza che va dai 3 ai 7 giorni, mentre chi viene sottoposto a citoriduzione con chemioterapia ha tempi di degenza più lunghi.
In media è possibile affermare che il recupero completo avviene entro 1-3 mesi.