Lo pterigio: i sintomi, le cause, la diagnosi e il percorso terapeutico
Lo pterigio è una malattia degenerativa che coinvolge cornea e congiuntiva.
Si manifesta come una membrana di tessuto fibroso e vasi sanguigni che si estende generalmente dalla congiuntiva nasale verso la cornea.
Aumenta di dimensioni in maniera progressiva e richiede l’intervento di uno specialista per essere curata.
Lo pterigio
Lo pterigio oculare prevede una crescita anomala di tessuto appartenente alla membrana che ricopre il bulbo oculare e la parte interna delle palpebre, ovvero la congiuntiva.
Essendo una malattia degenerativa non regredisce in maniera spontanea e se invade la cornea ha effetti sul campo visivo del paziente.
Questo tessuto fibrovascolare della congiuntiva assume una forma triangolare di natura opaca e può dare ricorso a recidive.
È una formazione benigna e si presenta nella stragrande maggioranza dei casi nei pazienti, sia uomini che donne, in età adulta.
Il periodo di maggiore incidenza è tra i 20 e i 50 anni e sono davvero rari i casi nei bambini.
I sintomi dello pterigio
I sintomi sono:
- sensazione di corpo estraneo nell’occhio;
- rossore;
- eccessiva lacrimazione;
- astigmatismo secondario irregolare;
- riduzione del visus.
I sintomi dello pterigio non compaiono tutti insieme e spesso nelle fasi iniziali è una malattia asintomatica.
Le cause dello pterigio
Non sono ancora note del tutto le cause dello pterigio, anche se è generalmente correlato a:
- secchezza oculare cronica;
- eccessiva esposizione al sole e ai raggi UV (è più frequente in chi vive e lavora all’aperto esposto al sole e a superfici riflettenti la luce solare).
Esistono alcuni fattori di rischio di cui tener conto; si presenta infatti principalmente negli uomini e in coloro che vivono in ambienti umidi ed equatoriali.
La diagnosi dello pterigio
Sebbene possa essere visibile a occhio nudo e all’esame obiettivo, per la diagnosi dello pterigio lo specialista può richiedere specifiche indagini come:
- la topografia corneale (fondamentale per studiare la morfologia e la curvatura della cornea e per valutare l’astigmatismo secondario);
- conta endoteliale ovvero la valutazione della superficie dell’endotelio corneale;
- tomografia ottica computerizzata del segmento anteriore.
La cura dello pterigio
Per lo pterigio esiste un trattamento conservativo di tipo medico e una risoluzione chirurgica nei casi avanzati.
La terapia medica non elimina la problematica ma è volta a ridurne i sintomi.
Terapia conservativa
Una terapia di questo tipo è volta a ridurre i sintomi dello pterigio ed è utile negli stadi iniziali.
Consiste principalmente nell’applicazione di lubrificanti artificiali che permettono di non irritare l’occhio e di steroidi locali.
In questo modo si riducono le sensazioni di irritazione e fastidio.
Intervento chirurgico
La terapia chirurgica per lo pterigio si svolge in anestesia locale e prevede l’asportazione del tessuto fibrovascolare.
È la soluzione praticata quando la malattia degenerativa rischia di portare o porta riduzione del visus e astigmatismo e ha una durata di circa 30 minuti.
Per evitare che lo pterigio si ripresenti e ridurre quindi il rischio di una recidiva post-intervento si effettua un piccolo autotrapianto di congiuntiva prelevandolo da un altro settore dell’occhio.
Dopo intervento
La terapia chirurgica prevede di:
- bendare l’occhio per 24 ore;
- l’utilizzo di specifici colliri;
- il divieto di strofinare gli occhi.