Iniezione intravitreale: indicazioni, trattamento e convalescenza

L’iniezione intravitreale è un procedimento mini invasivo che consente di trattare diverse patologie dell’occhio e di migliorarne la prognosi.
I farmaci più utilizzati in questo tipo di trattamento sono:
- cortisonici;
- farmaci Anti-VEGF.
L’iniezione intravitreale

L’iniezione intravitreale è stata introdotta nella pratica oculistica poiché permette di migliorare la prognosi di diverse malattie oculari, di intervenire localmente con più efficacia e di ridurre il progredire dei peggioramenti visivi.
L’iniezione intravitreale è eseguita in ambiente sterile, all’interno di una sala operatoria ma in regime ambulatoriale.
Il fastidio provocato è davvero di breve entità, dato che non dura più di qualche secondo.
L’esecuzione del trattamento prevede prima dell’inoculazione:
- un’anestesia di tipo locale (con colliri anestetizzanti);
- la preparazione dell’ambiente oculare con disinfezione della cute perioculare e del sacco congiuntivale.
Il paziente rimane supino, con l’occhio ben aperto e attento a non muoversi durante l’iniezione, che avviene effettuata dall’oculista.
Le patologie trattate
In base alla patologia di elezione possono essere inoculati nell’occhio farmaci di tipo cortisonico capaci di ridurre l’infiammazione dovuta a:
- edema maculare diabetico,
- l'edema maculare cistoide,
- edema maculare secondario a una trombosi dei vasi retinici,
- patologie infiammatorie dell’occhio (uveiti);
oppure farmaci Anti-VEGF in caso di degenerazione maculare senile di tipo essudativo.
Tra le patologie più comunemente trattate con questo tipo di iniezione vi sono anche l’edema maculare diabetico e l’edema maculare cistoide.
In questi casi la patologia si presenta con un accumulo di liquidi anomalo nella macula che compromette in maniera significativa la vista del paziente.
L'iniezione intravitreale per la maculopatia
La degenerazione maculare senile essudativa (detta anche degenerazione maculare umida) è una delle condizioni maggiormente trattate con iniezione intravitreale.
Si presenta con:
- neoformazione di vasi sanguigni sottoretinici;
- drusen (tipiche lesioni della macula, cioè della retina centrale).
La formazione dei nuovi vasi sanguigni è responsabile dell’essudato, nonché di episodi emorragici.
La preparazione
Le iniezioni intravitreali di farmaco non prevede una preparazione specifica in quanto non è prevista l’anestesia generale, ma solo l’utilizzo locale di collirio anestetico.
Per questo motivo tutti i pazienti possono effettuare senza controindicazioni questo tipo di trattamento mininvasivo.
La durata
La somministrazione intravitreale è davvero molto veloce: dura circa 1 minuto e il paziente, dopo un controllo post inoculazione, potrà tornare immediatamente alle proprie azioni quotidiane.
La sensazione di fastidio post iniezione dura solo pochi secondi.
Cosa fare dopo l'iniezione intravitreale
La terapia post trattamento include l’uso di colliri specifici e l’esecuzione di alcuni controlli di follow-up.