La lussazione del polso: gradi, tipologie, sintomi e cure
La lussazione del polso è una condizione comune nel mondo dello sport e può essere di entità variabile.
La lussazione del polso
È un evento ben più comune di quello che si possa immaginare; il polso è, infatti, un’articolazione particolarmente complessa, che a seguito di un forte impatto può fratturarsi o subire lesioni ai legamenti.
Aspetto comune nel mondo dello sport, può portare ad una condizione di instabilità dei legamenti e delle ossa, per cui anche i movimenti più semplici possono risultare dolorosi.
Non tutte le lussazioni del polso, ad ogni modo, sono uguali: si distinguono, infatti, in base alla gravità e alle componenti interessate da distorsione.
La lussazione del polso è generalmente causata da una caduta, per cui l’articolazione subisce una curvatura forzata.
Come già anticipato, questo tipo di lesione è frequente nella pratica di alcuni sport, in particolare in quelli in cui le cadute sono abituali.
I gradi di una lussazione del polso
La lussazione del polso è classificata in base a 3 gradi di gravità:
- 1° grado, distorsione di lieve entità, in cui si verifica l’estensione dei legamenti senza rottura, che tende alla risoluzione spontanea;
- 2° grado, lussazione di media entità senza frattura ma con lesioni dei legamenti, per cui il polso tende a essere dolorante e gonfio anche dopo 24-48 ore;
- 3° grado, lussazione di grave entità, con frattura e lesione dei legamenti.
Tipologie di lesione
La lussazione alla base della mano (chiamata anche carpo) si verifica principalmente in due sedi ben distinte.
Si parla dunque di:
- lussazione perilunare (o dell’osso capitato), la tipologia più frequente, in cui il dolore si irradia dal centro della parte inferiore del palmo;
- lussazione semilunare, causata dalla forza lesiva che colpisce l’estremità inferiore dell’ulna e l’osso capitato.
I sintomi
Il sintomo principale della lussazione del polso è il dolore, con variabile limitazione funzionale dell’articolazione.
Altri sintomi riscontrati sono:
- deformità più o meno evidente;
- gonfiore della mano;
- intorpidimento e formicolio alle dita.
Quest’ultima condizione si verifica poiché l’osso lussato preme sul tunnel carpale, sui nervi e sui vasi sanguigni e interrompe o limita l’afflusso di sangue alla mano.
Come curare una lussazione del polso
Tendenzialmente le lussazioni di 1° grado tendono a risolversi nell’arco di 24-48 ore, avendo cura di mantenere il polso in posizione sollevata e applicando ghiaccio per ridurre il dolore.
Nel caso in cui la sintomatologia persista si rende necessario un consulto specialistico, per cui si può intervenire con:
- l’immobilizzazione dell’articolazione;
- la riduzione chiusa;
- l’intervento chirurgico.
Riduzione chiusa
Dopo aver identificato il grado della lesione tramite visita ortopedica e controllo radiografico, lo specialista può intervenire tempestivamente con una riduzione chiusa della lussazione, riportando le ossa del polso nella loro sede tramite un intervento di manipolazione, immobilizzando successivamente con un tutore la parte lesa.
Intervento chirurgico
Nei casi di lussazione di 3° grado, si ricorre all’intervento chirurgico, in quanto è necessario ripristinare il corretto assetto dell’articolazione.
In questo caso, il recupero funzionale può richiedere fino anche a 3 mesi, periodo durante il quale è necessario eseguire degli esercizi riabilitativi per ripristinare la forza della mano.