Il mixoma: sintomi, diagnosi e intervento chirurgico
Il mixoma cardiaco è un raro tumore benigno del cuore, trattabile solo mediante l’asportazione chirurgica.
L’intervento è effettuabile in tutta sicurezza, ma va eseguito tempestivamente.
Il mixoma
Il mixoma è un tumore primitivo del cuore.
Nell’ambito delle (rare) neoplasie cardiache è la più frequente e si presenta principalmente dopo i 50 anni d’età.
Esistono rare forme ereditarie che si manifestano in età più precoce (20-30 anni).
Ha generalmente l’aspetto di una masserella a contorni irregolari con consistenza gelatinosa.
È ancorato alla parete cardiaca mediante un peduncolo e fluttua con il flusso del sangue.
In alcune fasi della contrazione del cuore può occludere brevemente una valvola cardiaca, costituendo così un ostacolo per il flusso sanguigno.
I sintomi del mixoma
I sintomi possono variare in relazione a:
- le dimensioni;
- la posizione.
In generali, il mixoma tende a manifestarsi con:
- dispnea (sensazione di affanno);
- perdita di coscienza;
- perdita di peso e energia;
- palpitazioni;
- febbre;
- dolore toracico;
- dolori muscolo-scheletrici diffusi.
Possibili complicanze del mixoma
La complicanza più grave del mixoma è l’embolia, data dal distacco di frammenti della massa tumorale o dai coaguli di sangue che si formano sulla sua superficie.
A seconda dei vasi sanguigni occlusi dagli emboli, le manifestazioni cliniche possono includere:
- sintomi neurologici (ictus);
- dolore;
- espettorazione di sangue con la tosse (in caso di ostruzione dell’arteria polmonare).
La diagnosi
Non di rado, il mixoma cardiaco è individuato nell’ambito di controlli per aritmie e palpitazioni.
L’esecuzione di un ecocardiogramma è in genere sufficiente per individuare la massa e descriverne la localizzazione.
Altre patologie cardiache benigne (fibroelastoma, lipoma, rabdomioma) e maligne (metastasi cardiache di tumori in altre sedi del corpo) potrebbero essere confuse per un mixoma.
Indagini come la tomografia computerizzata (TC) o la risonanza magnetica possono aiutare ad escludere patologie maligne.
L'intervento chirurgico per il mixoma cardiaco
Una volta diagnosticato, è necessario un intervento di asportazione in tempi brevi, per evitare l’insorgenza di complicanze emboliche.
L'intervento chirurgico di asportazione del mixoma viene eseguito anestesia generale e in circolazione extracorporea con la macchina cuore-polmone, che permette di fermare e aprire il cuore.
L’accesso chirurgico consiste in una sternotomia mediana, oppure in una toracotomia su lato destro del torace.
Si procede ad aprire la camera cardiaca nella quale il mixoma è situato, di solito l’atrio sinistro (mixoma atriale sinistro), e ad asportare il mixoma con la base d’impianto.
La parete cardiaca nella zona di impianto viene riparata con un punto o con una piccola “toppa” di pericardio prelevato dallo stesso paziente, oppure pericardio di origine animale.
L’intervento richiede un ricovero del paziente per 1-2 settimane, con un rischio chirurgico contenuto e ottime chances di guarigione.
Durata dell’intervento
La durata media dell’intervento è compresa tra le 3 e le 4 ore: terminata l'asportazione, viene ripristinata la circolazione naturale e il torace viene richiuso.
Il post-operatorio
Dopo la rimozione, il paziente può riprendere la sua quotidianità senza problemi.
È un intervento dalle percentuali di successo molto alte.
È opportuno eseguire periodici ecocardiogrammi di controllo (di solito annuali) per verificare l’assenza di (rare) recidive.