La colecistectomia laparotomica: intervento e convalescenza
La colecistectomia laparotomica, anche chiamata colecistectomia tradizionale o a cielo aperto, è l'intervento chirurgico volto alla rimozione della colecisti, con accesso “aperto” dell’addome.
La colecistectomia laparotomica
La colecistectomia laparotomica è riservata a casi particolari in quanto al giorno d’oggi l’approccio più utilizzato è quello mininvasivo ovvero laparoscopico, in quanto permette un accesso di dimensioni inferiori e un recupero post-operatorio più breve.
La colecistectomia è indicata per il trattamento della calcolosi della colecisti sintomatica e può essere indicata anche in caso di polipi ed adenomi.
La litiasi della colecisti viene definita sintomatica quando sono presenti:
- coliche biliari;
- pregresse colecistiti.
I calcoli biliari si formano in seguito a variazioni della composizione chimica della bile, favorendo l’aggregazione di cristalli di:
- sali biliari;
- colesterolo;
- bilirubina.
Queste formazioni, dal diametro variabile, possono andare ad ostacolare la fuoriuscita della bile dalla colecisti, causando la comparsa di dolore intenso tipo colica.
L'intervento chirurgico
L'intervento chirurgico di colecistectomia laparotomica viene effettuata in anestesia generale.
Si procede, dunque, con un’incisione a livello dell'addome, sottocostale destra o mediana, per permettere l’accesso alla cavità addominale e quindi consentire le manovre chirurgiche.
Una volta creato l’accesso, il chirurgo raggiunge la colecisti per isolarla ed asportarla.
A questo proposito viene staccata dal fegato per poi rimuoverla dopo aver sezionato tra legature il dotto cistico e l'arteria cistica.
Degenza
Viene, infine, suturata la parete addominale per strati e mantenuto il paziente sotto controllo per 1-2 giorni, dopo i quali potrà tornare a casa.
Vivere senza la colecisti
È lecito domandarsi come vivere senza la colecisti, in quanto se un organo è presente nel nostro complesso organismo, avrà sicuramente una funzione.
La funzione principale della colecisti è, infatti, l’accumulo e la concentrazione della bile, che viene prodotta dal fegato.
Dopo la colecistectomia, dunque, viene a mancare la “cisterna” per l’accumulo e la concentrazione, ma non la bile, che viene riversata direttamente nell’intestino e continua a svolgere la sua funzione emulsionante dei grassi, facilitando la digestione.
Si assisterà, dunque, ad un progressivo adattamento del nostro organismo, in particolar modo del nostro intestino, che imparerà a digerire, utilizzando la quantità di bile costantemente prodotta dal fegato ed immessa all’interno del tubo digerente.
Dieta dopo la colecistectomia laparotomica
Per poter facilitare il meccanismo di compenso, dunque, in un primo periodo sarà necessario limitare l’assunzione di cibi particolarmente grassi, la cui digestione risulta essere più difficile e lenta, come:
- insaccati;
- fritti;
- formaggi;
- uova.
Dopo 15 giorni dall’intervento sarà possibile reinserire, a piccole dosi, questi alimenti, per poi riprendere le abitudini alimentari dopo circa 4-8 settimane.