La lussazione acromion claveare: classificazione, sintomi e percorso di cure
La lussazione acromion claveare è un evento traumatico associato generalmente agli sport da contatto che può essere di gravità variabile.
La lussazione acromion claveare
È una condizione in cui si verifica il distaccamento della clavicola dall’acromion, con possibile rottura dei legamenti.
È in genere causata da un trauma ad alto impatto, comune nella pratica degli sport da contatto e presenta una maggiore incidenza nel sesso maschile.
L’entità della lussazione può essere variabile, per cui viene classificata in base alla gravità del danno.
La lussazione acromion claveare è classificata in 6 gradi:
- 1° grado: in cui è presenta una semplice distorsione, senza lesione dei legamenti;
- 2° grado: è presente una lesione dei legamenti acromion claveari e una sublussazione;
- 3° grado: la lussazione è evidente, sono presenti lesioni dei legamenti acromion claveari, coraco clavicolari, trapezoidali e conoidali;
- 4° grado: in questi casi si nota chiaramente il distacco tra acromion e clavicola e occorre intervenire immediatamente per riavvicinare i legamenti, riportandoli in continuità.
- 5° grado: presenta caratteristiche simili alla lussazione di grado III, ma di gravità maggiore, con l’acromion particolarmente lontano dalla sua sede;
- 6° grado: lussazione più grave ma anche più rara, in cui l’acromion è gravemente dislocato, spesso associato a fratture e lesioni multiple.
I sintomi della lussazione acromion claveare
Questo tipo di lussazione è visibile chiaramente all'altezza della spalla, perché l’osso della clavicola è sporgente.
È una lesione che provoca un forte dolore e se non viene curata nella prima settimana, può diventare cronica con conseguenze, come dolori e diminuzione della forza nel sollevamento di pesi.
Le cure
I trattamenti per la lussazione acromion claveare sono differenti in base alla gravità della condizione.
Nello specifico, si interviene con:
- trattamenti conservativi per quanto riguarda i primi 3 gradi;
- intervento chirurgico in artroscopia dal grado III in poi, da eseguire il prima possibile, in modo da evitare la deformazione delle fibre muscolari e la possibilità che la lesione diventi cronica.
Nel caso in cui la lesione dovesse diventare cronica, sarà, infine, necessaria un’operazione a cielo aperto più complessa, per ridare stabilità all’articolazione.
Trattamenti conservativi
I trattamenti conservativi per le lesioni di grado I°, II° e III° prevedono l’immobilizzazione dell’arto con tutore, per un tempo variabile dai 10 giorni fino ad un mese.
Una volta terminato il periodo di immobilizzazione dell’arto, si procede con un graduale programma di riabilitazione, in modo da evitare ulteriori lesioni ma al contempo riprendere la mobilità perduta.
Le lesioni di 3° grado possono essere trattate sia con trattamenti conservativi che con chirurgia.
È preferibile in un primo momento trattare la lussazione in maniera meno invasiva con la prima metodica.
Intervento per lussazione acromion claveare
La lussazione acromion claveare acuta è generalmente conseguenza di una rottura recente, che può essere trattata con l’intervento chirurgico in artroscopia avvicinando le due strutture ossee.
Si procede, dunque, con l’applicazione di placchette in metallo e tiranti particolarmente resistenti, in modo da riportare in sede la clavicola e permettere la guarigione dei legamenti in posizione anatomica.
I casi di lussazione cronica dell'articolazione acromion claveare, invece, prevedono l’esecuzione di un intervento chirurgico più impegnativo, in cui si combina l’artroscopia al trattamento a cielo aperto.
In questo caso si ricostruiscono i legamenti prelevando un tendine da altra sede (ad esempio, dal ginocchio), o con un innesto da donatore.
La procedura sarà successivamente stabilizzata con un tutore o con delle placche per permettere una migliore cicatrizzazione.
I tempi di recupero dopo una lussazione acromion claveare
I tempi di recupero per la clavicola lussata variano a seconda dell’entità del trauma.
Dopo l’intervento il paziente dovrà portare un tutore per circa 6 settimane e seguire un trattamento fisioterapico con esercizi di riabilitazione specifici per la mobilità graduale della spalla.
La ripresa delle attività lavorative è in genere consigliata dopo 2 mesi dall’operazione, mentre per la pratica degli sport occorrono dai 4 ai 6 mesi a seconda della situazione.