Le malattie della tiroide
Le malattie della tiroide possono riguardare sia la:
- struttura: noduli o tumori;
- funzione: produzione eccessiva o ridotta di ormoni tiroidei.
Le malattie della tiroide
Considerando che l'attività della tiroide consente di regolare numerosi meccanismi nel nostro organismo, un'alterazione della secrezione degli ormoni tiroidei:
- T3 (tiroxina);
- T4 (triiodotironina),
porta a diverse malattie tiroidee, che vanno trattate in maniera differente da un chirurgo endocrino.
La tiroide, infatti, regola il metabolismo e controlla diverse funzioni, quali:
- battito cardiaco;
- sviluppo del sistema nervoso nel feto;
- accrescimento corporeo;
- la forza muscolare;
- miglioramento del potenziale di fertilità.
L'elenco che segue è una panoramica delle più comuni malattie della tiroide, come si presentano, i loro sintomi e il percorso di cure.
Ipertiroidismo
L’ipertiroidismo è una condizione in cui si verifica un aumento della secrezione di triiodotironina (T3) e tiroxina (T4).
Gli ormoni in questione regolano il metabolismo, per cui si manifesta con:
- perdita di peso;
- tachicardia;
- sudorazione eccessiva;
- insonnia;
- agitazione.
Le cause che portano ad una eccessiva produzione dei suddetti ormoni sono diverse, tra cui:
- morbo di Basedow-Graves, chiamato anche gozzo tireotossico, che risulta essere la più comune;
- noduli tiroidei tossici "caldi" alla scintigrafia tiroidea con 99Tc.
Ipotiroidismo
Al contrario, l’ipotiroidismo è una condizione in cui gli ormoni tiroidei non vengono prodotti in quantità sufficiente.
Non riuscendo a regolare le funzioni dell’organismo in maniera efficace, si manifesta un rallentamento generale del metabolismo.
Inizialmente i sintomi possono essere sfumati, variando in base:
- all’età di insorgenza;
- alla gravità della condizione.
Per questo motivo i sintomi dell’ipotiroidismo possono essere subdoli, mostrando:
- tendenza ad ingrassare anche seguendo una dieta corretta;
- colesterolo alto non controllato con farmaci;
- stanchezza;
- depressione;
- viso e collo gonfio;
- perdita della libido;
- respiro corto;
- necessità di dormire a lungo;
- perdita dei capelli;
- pelle secca;
- intolleranza al freddo;
- ciclo mestruale irregolare.
Le cause più frequenti di ipotiroidismo nelle popolazioni occidentali sono la tiroidite di Hashimoto o l'asportazione chirurgica della tiroide in caso di ipertiroidismo o tumori tiroidei.
L'ipotiroidismo va trattato con la tiroxina, che se somministrata a dosaggio adeguato, permette un perfetto controllo della patologia, senza particolari ripercussioni.
Gozzo tiroideo
Il gozzo è un aumento di volume della tiroide, talvolta anche visibile.
L'Italia essendo una regione a moderata carenza iodica, ha ancora un'elevata incidenza di gozzo.
Le tipologie di gozzo sono diverse, causate da differenti fattori:
- endemico, diffuso in un'intera popolazione dato da carenze di iodio nell’alimentazione, che non permette alla tiroide di sintetizzare gli ormoni correttamente;
- congenito, conseguenza di difetti genetici e si presenta alla nascita;
- tossico (nodulare o diffuso), che causa ipertiroidismo;
- nodulare, con la presenza di uno o più noduli, generalmente di natura benigna;
Il gozzo può associarsi a disfunzioni tiroidee sia di ipofunzione che di iperfunzioni.
Tumore alla tiroide
I noduli alla tiroide possono essere di natura benigna o maligna: sono abbastanza diffusi, interessando maggiormente le donne tra i 40 e i 60 anni.
Nel 95% dei casi, i noduli sono di natura benigna, il restante 5% può essere maligno, per cui si parla di carcinoma alla tiroide.
Esistono 4 tipi di carcinoma tiroide:
- papillare;
- follicolare,
- midollare;
- anaplastico.
Il carcinoma papillare è il più frequente e con una buona prognosi.
Insieme al carcinoma follicolare costituiscono i tumori differenziati della tiroide.
Solitamente il 90-95% dei pazienti riesce a guarire da questo tipo di tumore, se trattati in maniera precoce secondo un protocollo internazionale standardizzato.
Il trattamento chirurgico di tiroidectomia è il passaggio necessario per un corretto inquadramento istologico.
Successivamente si può valutare l'opzione della terapia radiometabolica con lo iodio radioattivo.
Il carcinoma midollare della tiroide ha come marcatore tumorale la calcitonina.
È moderatamente aggressivo, ma se trattato prontamente i pazienti hanno una buona sopravvivenza.
Il carcinoma anaplastico è molto aggressivo ed è caratterizzato da una crescita rapida e improvvisa.
Solitamente ha una mortalità elevata e vi sono scarsi margini di cura.