Enucleazione dell’occhio: l’intervento, le indicazioni e il recupero post-operatorio
L’enucleazione dell’occhio è un intervento chirurgico di rimozione completa del bulbo oculare.
L’enucleazione dell’occhio è un intervento chirurgico che prevede:
- la rimozione completa del bulbo oculare e di una parte del nervo ottico;
- l’inserimento di una endo-protesi oculare.
L’intervento di enucleazione si differenzia da quello di eviscerazione, in quanto in quest’ultimo è prevista la rimozione del contenuto del globo, lasciando la sclera e il nervo ottico.
L’enucleazione dell’occhio
L’intervento di asportazione del bulbo oculare viene eseguito con un ricovero in degenza e in anestesia generale.
Gli obiettivi finali sono quelli di rimuovere con efficacia l’occhio malato eliminando anche la patologia oculare di base e garantire, al contempo, il miglior risultato estetico possibile.
Proprio per questo, oltre all’enucleazione è previsto l’impianto di una protesi personalizzata.
L’intervento prevede un’anestesia locale e una sedazione generalizzata solo negli adulti con controindicazioni all’anestesia generale. Il materiale impiantato può essere:
- biocompatibile, ovvero in silicone o idrossiapatite;
- dermo-adiposo (prelevato dal paziente stesso).
Retinoblastoma e melanoma intraoculare
L’indicazione principale di enucleazione dell’occhio è la rimozione completa di una forma tumorale, come un retinoblastoma o un melanoma.
Il retinoblastoma si sviluppa a partire dalle cellule della retina a seguito di una degenerazione dei retinoblasti.
Questo tipo di neoplasia può distinguersi in forme ereditarie oppure in forme sporadiche; come causa vi è sempre una mutazione nel gene Rb1. Nella maggioranza dei casi il retinoblastoma si forma in maniera monolaterale, ovvero colpisce un solo occhio. Questo tipo di tumore evolve soprattutto nei bambini e negli adolescenti.
Il melanoma intraoculare di cui il melanoma uveale è la forma di tumore più comune, colpisce in prevalenza i soggetti adulti e si evolve nel 90% dei casi dal corpo ciliare e dalla coroide anche se può svilupparsi anche a partire dall’iride.
Infine, oltre la causa neoplastica è bene evidenziare che l’enucleazione oculare può essere necessaria anche a seguito di un trauma grave all’occhio con impossibilità di recuperare il bulbo oculare e condizioni croniche con risultante occhio cieco, dolente e esteticamente sfigurante.
La preparazione per un intervento di enucleazione dell’occhio
L’intervento di enucleazione dell’occhio vede, nei giorni precedenti l'operazione, il ricovero del paziente.
L’intervento richiede un’anestesia completa ed è per questo che il paziente deve essere a digiuno dalla mezzanotte del giorno precedente.
Lo specialista può indicare la sospensione di alcuni tipi di terapia come, per esempio, quella anticoagulante.
L’intervento di enucleazione del globo oculare
Subito dopo l’effetto dell’anestesia generale il medico chirurgo isola il nervo ottico dalla congiuntiva e dai muscoli che permettono il movimento del bulbo oculare, procedendo, infine, all’asportazione del globo.
A seguito dell’intervento si posiziona nella cavità oculare un’endo-protesi dalle dimensioni del globo rimosso, in modo da agevolare l’adattamento della successiva protesi oculare esterna.
I muscoli intorno all’occhio sono ancorati all’endo-protesi, così che possano mantenerla all’interno della cavità oculare: in alcuni casi può essere lasciata una minima libertà di movimento.
A ricoprire la protesi interna e i muscoli si suturano:
- congiuntiva;
- capsula di Tenone.
In questa fase preventiva viene inserito un piccolo guscio di materiale sintetico (detto conformatore) per evitare cicatrizzazioni anomale; il conformatore verrà sostituito dalla protesi oculare vera e propria non appena sarà pronta.
Nel caso in cui si scelga un impianto di tipo dermo-adiposo la congiuntiva viene suturata ai bordi del derma, la mobilità dell’occhio è quasi inesistente e viene prelevato dal paziente - di solito dall’addome o dal gluteo - del tessuto adiposo, che andrà a riempire il volume lasciato vuoto dal globo oculare.
Durata dell’intervento
L’intervento di enucleazione dell’occhio ha una durata media di circa 1 ora.
In alcuni casi il tempo dell’intervento può allungarsi a seconda della patologia da trattare e delle complicazioni incontrate.
Il recupero dopo l’intervento di enucleazione dell'occhio
Solamente dopo l’intervento è possibile sentire del dolore che scompare molto presto. Per i primi 3-5 giorni può essere presente un edema delle palpebre.
Il chirurgo che ha effettuato l’intervento dopo circa 10 giorni sostituisce il conformatore con una protesi provvisoria; quella definitiva è realizzata di solito entro circa 1 mese.
Si prescrivono antibiotici e antinfiammatori durante il primo periodo di convalescenza.