La scintigrafia renale: cos’è, indicazioni e modalità di esecuzione

La scintigrafia renale è un esame di medicina nucleare che fornisce informazioni sulla funzionalità renale essenziali per la gestione di molte patologie urologiche e nefrologiche, sia in età adulta che pediatrica.
È particolarmente utile per valutare la funzionalità renale relativa, evidenziando, pertanto, eventuali differenze di funzionalità fra i due reni, e per verificare la presenza di ostruzione delle vie urinarie.
I radiofarmaci utilizzati per l’esecuzione della scintigrafia renale sono il 99mTc-MAG3 ed 99mTc-DTPA e consentono di analizzare il flusso ematico, la funzionalità del glomerulo o del tubulo renale e l’escrezione urinaria.
Indicazioni alla scintigrafia renale

I casi più frequenti in cui viene prescritta la scintigrafia renale includono:
- valutazione della funzione relativa dei due reni in pazienti con sospetta riduzione della funzionalità renale, patologie unilaterali, o in vista di nefrectomia parziale o totale;
- studio dell’escrezione urinaria in presenza di dilatazione della pelvi renale e degli ureteri, per determinare la presenza di significativi ostacoli all’eliminazione dell’urina.
Modalità di esecuzione della scintigrafia renale
Previo posizionamento del paziente sul lettino della gammacamera, in posizione supina, si procede alla somministrazione endovenosa del radiofarmaco ed all’acquisizione d’immagini in proiezione posteriore per un tempo variabile dai 30 ai 40 minuti.
Talora si può rendere necessario effettuare rilevazioni tardive e la somministrazione di un farmaco diuretico (solitamente furosemide) per lo studio dell’escrezione urinaria.
L’esame non è doloroso, non prevede l’uso di mezzo di contrasto iodato e l’esposizione alle radiazioni è contenuta, rendendolo sicuro anche nei pazienti pediatrici.
Limiti della scintigrafia renale
La risoluzione spaziale della scintigrafia renale è inferiore rispetto a quella delle metodiche radiologiche (ecografia, TC o risonanza magnetica), motivo per cui non è indicata come esame di primo livello per la valutazione di masse o lesioni sospette e nelle malformazioni congenite.
L’esame, inoltre, deve sempre essere considerato parte di un approccio integrato.
Viene spesso prescritto in associazione ad ecografia renale, uro-TC o urografia tradizionale, in base al quesito clinico e all’età del paziente.
La scintigrafia è quindi un’indagine di riferimento per la valutazione funzionale del rene e del sistema escretore, con un ruolo insostituibile in molte condizioni cliniche, soprattutto quando l’obiettivo è la diagnosi precoce, la misurazione oggettiva della funzione e l’orientamento terapeutico individualizzato.










