• Passa alla navigazione primaria
  • Passa al contenuto principale
  • Passa alla barra laterale primaria
  • Passa al piè di pagina
Cerca nel sito

Cerca un Reparto, un Medico o in tutto il sito:

NUMERI UTILI

  • Ambulatori
  • News e Approfondimenti
    • News
    • Approfondimenti
  • Convenzioni
  • FAQ
Attività Privata- Policlinico Gemelli
  • PRENOTA ONLINE
  • Struttura e accoglienza
    • Ambulatori Gemelli CURAE
    • Gemelli Medical Point – Nomentano
  • Servizi
    • Prenotazioni
    • Prestazioni ambulatoriali
    • Interventi chirurgici
    • Pacchetti prevenzione
    • Ritiro referti
    • Richiesta documentazione clinica
    • Ricoveri
  • Gli specialisti
  • Contatti
    • Come raggiungerci
Home / Approfondimenti / L’angiografia: perché si esegue, come e l’integrazione con l’angioplastica coronarica

L’angiografia: perché si esegue, come e l’integrazione con l’angioplastica coronarica

L’angiografia visualizza le arterie coronariche: insieme all'angioplastica è il gold standard per identificare e curare le stenosi.
2 Settembre 2025
Approfondimenti
angiografia roma

L’angiografia, chiamata anche angiografia coronarica o coronarografia, è una tecnica diagnostica invasiva che utilizza un catetere e un mezzo di contrasto per visualizzare in dettaglio le arterie coronariche.

È considerata il gold standard per identificare stenosi o ostruzioni significative.

L’angiografia è una tecnica diagnostica per immagini che consente di visualizzare i vasi sanguigni (arterie e vene) mediante l’iniezione di un mezzo di contrasto radiopaco.

Viene comunemente utilizzata per identificare ostruzioni, stenosi, aneurismi o malformazioni vascolari in diverse aree del corpo, tra cui cuore, cervello, reni e arti inferiori.

L’esame si esegue generalmente in un ambiente ospedaliero, con l’introduzione di un catetere in un vaso periferico (di solito a livello dell’inguine o del braccio), che viene poi guidato fino al distretto vascolare da esaminare.

Il contrasto iniettato rende visibili i vasi sotto fluoroscopia o tomografia.

L’angiografia è spesso utilizzata non solo a fini diagnostici ma anche interventistici, come nella rivascolarizzazione o nell’embolizzazione di lesioni.

Nonostante sia una procedura invasiva, ha un rischio relativamente basso se eseguita da personale esperto.

L'angiografia

angiografia

L'angiografia viene utilizzata principalmente per:

  • valutare la presenza di restringimenti o occlusioni (stenosi aortica o stenosi mitralica) nelle arterie coronarie in pazienti con sintomi come dolore toracico o angina;
  • trattare direttamente le lesioni coronariche identificate, ad esempio dilatando le arterie o posizionando uno stent per ripristinare il flusso sanguigno;
  • gestire emergenze cardiache, come l’infarto miocardico acuto, in cui la rivascolarizzazione tempestiva è cruciale per salvare il tessuto cardiaco.

Tuttavia, non sempre l’aspetto angiografico è sufficiente per determinare la reale gravità morfologica e/o funzionale di una lesione.

La preparazione del paziente

Prima dell'angiografia, il paziente deve seguire alcune indicazioni:

  • rimanere a digiuno per almeno 4-6 ore prima dell’intervento;
  • informare il medico di eventuali allergie, specialmente al mezzo di contrasto iodato, e di eventuali terapie in corso, come anticoagulanti;
  • sottoporsi a esami del sangue per valutare la funzione renale e la coagulazione.

Come si esegue l'angiografia

L’esame viene eseguito in un laboratorio di emodinamica, una struttura specializzata per procedure cardiache minimamente invasive.

La procedura prevede 3 step principali:

  • creazione dell’accesso vascolare per l'inserimento del catetere in un’arteria, solitamente a livello del polso (arteria radiale) o dell’inguine (arteria femorale). L’accesso radiale è preferito per la sua minore invasività e tempi di recupero più rapidi;
  • iniezione del mezzo di contrasto che consente di visualizzare le arterie coronarie con l’ausilio dei raggi X;
  • intervento terapeutico in caso vengano individuati restringimenti o blocchi. In queste circostanze si esegue un’angioplastica coronarica, utilizzando un palloncino per dilatare il vaso e, spesso, posizionando uno stent per mantenerlo aperto;

La durata dell’angiografia varia da 30 minuti a 2 ore, a seconda della complessità del caso e degli interventi eseguiti.

L'integrazione con tecniche di imaging intravascolare e di valutazione fisiologica (FFR)

L’impiego di strumenti come l’OCT (tomografia a coerenza ottica) e l’IVUS (ultrasonografia intravascolare) ha rivoluzionato il trattamento delle malattie coronariche, permettendo di ottenere immagini ad altissima risoluzione dell’interno delle arterie.

Questi dispositivi forniscono informazioni cruciali per una gestione ottimale delle lesioni coronariche:

  • valutazione della composizione delle placche aterosclerotiche: è possibile distinguere le placche fibrose, calcifiche o lipidiche, migliorando la comprensione del rischio associato.
  • misurazione precisa del diametro arterioso e del punto ottimale per lo stent: garantisce un posizionamento accurato, riducendo il rischio di restenosi o di malapposizione dello stent.
  • riduzione delle complicanze procedurali: il monitoraggio in tempo reale permette di prevenire dissecazioni o perforazioni delle arterie.

Queste tecnologie consentono di personalizzare il trattamento, adattandolo alle caratteristiche anatomiche e patologiche specifiche di ciascun paziente.

La riserva di flusso frazionale (FFR) rappresenta uno strumento fondamentale per determinare l’impatto funzionale delle stenosi coronariche. Misura la pressione sanguigna a monte e a valle della lesione per stabilire se questa sia sufficientemente grave da giustificare un intervento.

Questa metodologia consente di:

  • identificare le lesioni realmente responsabili dei sintomi ischemici.
  • ridurre il numero di procedure invasive inutili, limitando i rischi associati.
  • migliorare gli esiti clinici, grazie a decisioni terapeutiche basate su dati funzionali e non solo anatomici.

L’integrazione di imaging intravascolare e valutazione fisiologica sta trasformando la cardiologia interventistica, rendendola sempre più precisa e basata sulle esigenze specifiche del paziente.

Questa combinazione migliora non solo la sicurezza e l’efficacia delle procedure, ma anche gli esiti a lungo termine, contribuendo a ridurre le recidive e a migliorare la qualità di vita dei pazienti.

Le tecniche interventistiche principali

Durante l’angiografia possono essere eseguite diverse tecniche interventistiche:

  • angioplastica coronarica con stent, che prevede la dilatazione del vaso con un palloncino e successivo inserimento dello stent per mantenerlo aperto. Gli stent possono essere tradizionali o a rilascio di farmaco per ridurre il rischio di nuove ostruzioni;
  • trombectomia, in quanto il catetere, in caso di infarto acuto, può essere utilizzato per rimuovere manualmente il trombo che ostruisce l’arteria;
  • valvuloplastica, una tecnica atta a dilatare le valvole cardiache ristrette utilizzando un palloncino, indicata per condizioni come la stenosi mitralica o aortica.

Gli effetti collaterali e i rischi

Nonostante sia una procedura sicura, l’angiografia interventistica comporta alcuni rischi:

  • reazioni al mezzo di contrasto, che possono includere allergie o, più raramente, danni renali;
  • sanguinamento o ematomi nel sito di inserzione del catetere, più comuni nell’accesso femorale;
  • aritmie temporanee durante o dopo la procedura;
  • rischio di infarto o ictus, anche se raro, in caso di complicazioni durante l’intervento.

Il monitoraggio continuo durante la procedura aiuta a identificare e gestire tempestivamente eventuali complicanze.

Il recupero post-procedura

Dopo l’angiografia interventistica, il paziente viene trasferito in un’area di osservazione. Il recupero varia in base all’accesso utilizzato:

  • se radiale, il paziente può spesso alzarsi e camminare poche ore dopo l’intervento, con dimissione il giorno stesso;
  • se femorale, è richiesto un periodo più lungo di riposo a letto (4-6 ore) per prevenire complicanze nel sito di inserzione.

Nelle settimane successive, inoltre, il paziente deve:

  • seguire una terapia antiaggregante, come aspirina o clopidogrel (o in caso di infarto acuto anche ticagrelor e prasugrel), per prevenire la formazione di coaguli nello stent;
  • mantenere uno stile di vita sano, con un’attenzione particolare alla dieta, all’esercizio fisico e al controllo dei fattori di rischio come ipertensione e colesterolo alto.
  • Effettuare controlli cardiologici periodici, per ottimizzare al meglio la terapia e valutare eventuali ulteriori indagini di approfondimento da eseguire nel tempo.
Condividi su FacebookCondividi su TwitterCondividi su Linkedin

Ti potrebbe interessare anche

protesi di rivestimento anca roma
4 Novembre 2025
Approfondimenti

La protesi di rivestimento dell’anca: indicazioni, materiali e limiti

La protesi di rivestimento dell'anca permette di sostituire solo le superfici danneggiate, preservando i movimenti: ind...
Scopri di più
visita ortopedica roma
30 Ottobre 2025
Approfondimenti

Visita ortopedica: indicazioni, come si svolge e cosa fare prima

La visita ortopedica è un controllo atto a indagare anomalie e patologie dell’apparato locomotore: un'analisi delle ...
Scopri di più
rx torace roma
28 Ottobre 2025
Approfondimenti

RX del torace: cosa si vede, preparazione, durata e controindicazioni

La RX del torace consente di evidenziare ossa, parenchimi polmonari, cuore, formazioni tumorali: un'analisi delle indic...
Scopri di più
risonanza magnetica ginocchio roma
16 Ottobre 2025
Approfondimenti

La risonanza magnetica al ginocchio: tipologie, indicazioni, preparazione e durata

La risonanza magnetica al ginocchio è un esame non invasivo per la diagnosi di patologie e infortuni traumatici: un'an...
Scopri di più
coronarografia rischi roma
14 Ottobre 2025
Approfondimenti

I rischi di una coronarografia: valutazione anche in relazione all’età del paziente

La coronarografia è una procedura invasiva generalmente sicura ma può comportare rischi come sanguinamento, infezioni...
Scopri di più
glioblastoma roma
13 Ottobre 2025
Approfondimenti

Il glioblastoma: i sintomi, le cause, la diagnosi e il percorso terapeutico

Il glioblastoma è una forma di tumore cerebrale maligno e molto aggressivo: un'analisi dei sintomi, delle cause, della...
Scopri di più
tetralogia di fallot roma
9 Ottobre 2025
Approfondimenti

La tetralogia di Fallot: sintomi, intervento chirurgico ed esiti negli adulti

La tetralogia di Fallot è la più frequente cardiopatia congenita cianogena e provoca una colorazione bluastra della c...
Scopri di più
adenocarcinoma prostatico roma
7 Ottobre 2025
Approfondimenti

Il tumore alla prostata: cos’è, cause, sintomi, percorso diagnostico e terapeutico

Il tumore alla prostata è il tumore maligno più comune negli uomini > 50: un'analisi di cause, sintomi, percorso diag...
Scopri di più
morbo di crohn roma
2 Ottobre 2025
Approfondimenti

Il morbo di Crohn: sintomi, cause, diagnosi e percorso di cure

Il morbo di Crohn è un’infiammazione cronica che solitamente interessa l’intestino tenue e il colon: un'importante...
Scopri di più
hpv dna test positivo cosa fare
30 Settembre 2025
Approfondimenti

L’HPV test: quando farlo, cosa fare se è positivo e differenze con il Pap test

L’HPV test rileva la presenza del Papilloma Virus: un'analisi di quando farlo, cosa fare se è positivo e cosa cambia...
Scopri di più

Barra laterale primaria

Scopri le news

Cerca negli approfondimenti

Prenota

Prenota online 06 8881 8881

LUN – VEN dalle 8:30 alle 18:00
SAB dalle 9:00 alle 13:00

Hai bisogno di aiuto?

Contattaci

Footer

Ambulatori News Approfondimenti Convenzioni FAQ Strutture e accoglienza Gemelli Medical Point Contatti Come raggiungerci
Prestazioni ambulatoriali Interventi chirurgici Pacchetti prevenzione Gli specialisti
Privacy Policy Cookie Policy Regolamento ALPI

Restiamo in contatto

Per essere subito informato sulle nostre attività.

Iscriviti

Prenota online

Pochi click per prenotare una prestazione.

Prenota

© 2025 Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS
Codice Fiscale e P.IVA n. 13109681000

Sede Legale Largo Francesco Vito 1, 00168 Roma
Sede Operativa Largo Agostino Gemelli 8, 00168 Roma
Tutti i diritti riservati / All Rights Reserved

Enti Fondatori

Logo Istituto Toniolo
Logo Università Cattolica del Sacro Cuore
Numeri Utili
PRENOTAZIONI e DISDETTE

Policlinico Gemelli
06 8881 8881
Gemelli Medical Point
06 8881 8881