L’ecografia tiroidea
L’ecografia tiroidea è un esame diagnostico che permette l’individuazione di noduli nella ghiandola tiroidea.
Vengono utilizzati gli ultrasuoni e non radiazioni, risultando un esame sicuro, senza ripercussioni e dalla breve durata.
L’ecografia tiroidea può essere eseguita da chiunque senza particolari precauzioni, anche in gravidanza.
L'ecografia tiroidea
L’ecografia della tiroide viene consigliata quando si sospettano anomalie della struttura della tiroide.
In particolare viene consigliata quando si sospetta:
- il gozzo;
- noduli tiroidei benigni o maligni;
- ipertiroidismo;
- ipotiroidismo;
- linfonodi del collo ingranditi (nel sospetto di metastasi)
- patologie delle paratiroidi,
o quando si presenta:
- familiarità con le patologie tiroidee;
- ingrandimenti della regione anteriore del collo;
- disfagia, sensazione di corpo estraneo in gola;
- disfonia.
Un’altra indicazione per richiedere un approfondimento ecografico è un’alterazione di laboratorio degli esami tiroidei:
- TSH;
- FT4;
- anticorpi anti-tiroide;
- calcitonina,
e può essere utile per verificare un’eventuale anomalia delle paratiroidi in caso di rialzo del calcio e del paratormone.
A seguito dei risultati dell’esame, il medico definisce l’iter terapeutico.
Come si esegue un'ecografia tiroidea
Il paziente viene fatto distendere supino su un lettino e viene esposto il collo; viene applicato un gel che permette la visualizzazione della ghiandola tiroidea sul monitor, ottenuto con il passaggio della sonda ecografica sulla zona di interesse.
Per facilitare l’esternazione della tiroide può essere utile posizionale un cuscino al di sotto delle spalle del paziente.
La durata dell’esame è compresa tra i 10 e i 20 minuti, è assolutamente indolore e senza complicazioni.
Non è necessaria la preparazione per questo esame, che può essere eseguito su tutti i pazienti di qualsiasi fascia d’età, anche in gravidanza.
Si consiglia di portare con sé eventuali esami effettuati in precedenza.
Cosa si vede con un ecografia tiroidea
L’ecografia della tiroide è senza dubbio un esame non invasivo, breve e indolore che fornisce notevoli informazioni sulla forma, la struttura e le eventuali alterazioni della tiroide.
La visualizzazione della tiroide, infatti, è solitamente completa e permette di comprendere con efficacia il percorso da intraprendere.
Si riesce a valutare:
- la forma dei noduli;
- la composizione dei noduli:
- solida;
- liquida;
- mista,
- la vascolarizzazione del tessuto.
Non è però possibile eseguire una diagnosi accurata sulla malignità o benignità di questi.
L’effettiva certezza può essere ottenuta solo con l’agoaspirato tiroideo, con ago sottile, un esame più invasivo che viene eseguito con guida ecografica.
Si tratta di una procedura con bassi rischi, un lieve dolore nella regione in cui viene eseguita la puntura e un eventuale piccolo livido, al pari di un prelievo di sangue convenzionale.
Un ulteriore svantaggio di questa pratica è legata all’esperienza dell’operatore, per cui è molto importante affidarsi sempre ad un centro specializzato per questo tipo di approfondimenti diagnostici.
Color Doppler, Power Doppler ed Elastosonografia
Il Color Doppler e il Power Doppler sono applicazioni aggiuntive utili per valutare la vascolarizzazione della tiroide in generale o di noduli non riscontrabili con la palpazione.
Sono utili per valutare la natura benigna o maligna di un eventuale nodulo e possono richiedere approfondimenti diagnostici ulteriori come l’agoaspirato del nodulo tiroideo o la scintigrafia.
L’elastosonografia, allo stesso modo, permette di valutare la durezza del tessuto tiroideo e dei noduli, migliorando ulteriormente la fase diagnostica.