Wolff-Parkinson-White e ECG: riconoscimento, tipologie, diagnosi e cure
L'ECG è il principale strumento diagnostico per la Wolff Parkinson White, riconoscibile attraverso specifiche anomalie nei tracciati.
La sindrome di Wolff-Parkinson-White (abbreviata WPW) è una condizione congenita del sistema elettrico del cuore che può causare episodi di tachicardia e altre aritmie.
La Wolff-Parkinson-White
La sindrome di Wolff-Parkinson-White si caratterizza per la presenza di una via di conduzione accessoria, conosciuta come fascio di Kent, che permette agli impulsi elettrici di bypassare il normale percorso del sistema di conduzione cardiaca.
L'elettrocardiogramma (ECG) è lo strumento principale per diagnosticare il WPW, che si manifesta con specifiche anomalie dei tracciati.
Come si verifica la sindrome di WPW?
In un cuore normale, gli impulsi elettrici viaggiano dall'atrio al ventricolo tramite il nodo atrioventricolare (NAV), che regola la velocità degli impulsi.
Nella sindrome di WPW, la presenza del fascio di Kent consente agli impulsi di bypassare il NAV, portando a un'accelerazione del passaggio degli impulsi elettrici e predisponendo il cuore a episodi di tachicardia.
Questo circuito anomalo può causare episodi di tachicardia atrioventricolare (AVRT), in cui l’impulso elettrico circola tra l’atrio e la via accessoria, portando a un ritmo cardiaco molto rapido.
I sintomi della sindrome di WPW
Molti individui con WPW possono non manifestare sintomi e vivere senza particolari problemi, mentre altri possono presentare episodi di:
- palpitazioni;
- vertigini;
- sensazione di mancamento o svenimento;
- dolore toracico;
- difficoltà respiratoria.
Nei casi più gravi, la sindrome di Wolff Parkinson White può predisporre a tachicardie sopraventricolari incessanti o persino a episodi di fibrillazione atriale, che aumentano il rischio di complicanze gravi, come la fibrillazione ventricolare, se non trattati prontamente.
Wolff Parkinson White ECG
L'ECG è il principale strumento diagnostico per la sindrome di WPW.
I segni caratteristici che possono indicare la presenza della via accessoria del fascio di Kent includono:
- onda Delta, l'anomalia più distintiva dell'ECG nel WPW. L'onda Delta si presenta come una piccola "gobba" all'inizio del complesso QRS, causata dalla conduzione elettrica anticipata attraverso la via accessoria. È la manifestazione visibile dell’impulso che bypassa il nodo atrioventricolare;
- accorciamento dell'Intervallo PR, causato dal passaggio diretto degli impulsi dagli atri ai ventricoli tramite il fascio di Kent. Normalmente, il PR dovrebbe essere superiore a 0,12 secondi, nella sindrome di WPW può scendere sotto questo valore;
- complesso QRS allargato, poiché una parte del ventricolo si attiva prima del normale;
- nei casi più avanzati, l’ECG può mostrare alterazioni nel segmento ST e nell'onda T, dovute alla conduzione anomala.
Questi segni possono essere intermittenti, il che rende possibile che un paziente con WPW presenti un ECG normale in assenza di episodi di aritmia, rendendo talvolta necessario l'utilizzo di un ECG dinamico o Holter per monitorare l'attività cardiaca su un periodo prolungato.
Tipologie di WPW: manifesta e occulta
Esistono due forme principali della sindrome di WPW, differenziate in base alla visibilità delle anomalie sull'ECG e alla presenza di sintomi:
- WPW manifesta, in cui i segni tipici della sindrome (onda Delta, PR corto, QRS allargato) sono sempre visibili sull'ECG, indipendentemente dalla presenza di sintomi. I pazienti con WPW manifesta hanno un rischio maggiore di sviluppare aritmie clinicamente significative.
- WPW occulta, in cui l'ECG di base può apparire normale, senza segni evidenti di onda delta o altre anomalie e i sintomi possono presentarsi solo durante episodi di aritmia. Per confermare la diagnosi, può essere necessario uno studio elettrofisiologico.
La diagnosi
È importante distinguere la sindrome di WPW da altre condizioni che possono presentare caratteristiche simili sull'ECG, come la sindrome di Lown-Ganong-Levine (LGL), che presenta un intervallo PR corto, ma senza onda Delta.
Altre condizioni da escludere includono:
- blocchi atrioventricolari parziali;
- tachicardie da rientro che non coinvolgono una via accessoria.
Il trattamento della sindrome di Wolff-Parkinson-White
Il trattamento per WPW varia in base alla frequenza e gravità dei sintomi, alla presenza di episodi aritmici e al rischio di eventi gravi. Gli approcci terapeutici possono includere:
- farmaci anti-aritmici, usati per gestire gli episodi acuti di tachicardia o come misura preventiva per ridurre la frequenza delle aritmie. Farmaci come i beta-bloccanti, i calcio-antagonisti o antiaritmici di classe III (es. amiodarone) possono essere impiegati, solo in ambito ospedaliero, ma la loro efficacia è variabile; sono invece farmaci da preferire gli antiaritmici di classe IC in quanto agendo sui canali del sodio, sono in grado di bloccare la conduzione sulla via accessoria che ha una conduzione elettrica sodio dipendente.
- ablazione transcatetere della via accessoria, la soluzione definitiva e altamente efficace per eliminare la sindrome di WPW. Durante l'ablazione, il cardiologo elettrofisiologo utilizza un catetere per localizzare la via accessoria del fascio di Kent ed applicare radiofrequenze che la distruggono, eliminando il percorso elettrico anomalo. Questo approccio ha un alto tasso di successo e un rischio molto basso di complicanze;
- monitoraggio continuativo nei pazienti asintomatici;
- misure preventive, evitando caffeina, alcol e stress intenso, che possono facilitare tachicardie e sintomi.
Prognosi e follow-up
Grazie ai progressi nelle tecniche diagnostiche e terapeutiche, la maggior parte dei pazienti con WPW può condurre una vita normale e attiva.
Tuttavia, un follow-up regolare con ECG e visite cardiologiche è essenziale per monitorare la possibile insorgenza di aritmie e adattare il trattamento se necessario.
L'ablazione rappresenta una cura definitiva per molti pazienti, ma un monitoraggio continuo è raccomandato anche dopo il trattamento per confermare la stabilità del ritmo cardiaco.