Il diverticolo di Meckel: sintomi, diagnosi e terapia

Il diverticolo di Meckel è una malformazione congenita della parete intestinale, nello specifico dell’ileo, l’ultima parte dell’intestino tenue.
È un residuo embrionale, in cui una parte dell’intestino non si atrofizza, ultimando in maniera anomala il processo di formazione dell’intestino.
Il diverticolo di Meckel

Il diverticolo di Meckel si posiziona generalmente entro 100 cm dalla valvola ileo-cecale.
Per ricordare le caratteristiche del diverticolo di Meckel, si utilizza la “regola del 2”:
- si manifesta nel 2% della popolazione;
- a 2 anni si manifesta generalmente la sintomatologia;
- si presenta tra sesso maschile e femminile in un rapporto di 2:1;
- si presentano 2 tipi di tessuto ectopico: gastrico e pancreatico.
Il diverticolo di Meckel nell'adulto
Nell’adulto il diverticolo di Meckel può portare ad ostruzione intestinale, mentre nei bambini al di sotto dei 2 anni sono più comuni le emorragie.
L’adulto può non manifestare sanguinamenti rettali, melena, ovvero feci di colore nero date dalla digestione del sangue.
I sintomi del diverticolo di Meckel

In buona parte dei casi risulta asintomatico.
Durante l’infanzia il diverticolo di Meckel si può manifestare generalmente con:
- episodi di perdite ematiche indolori dal retto (sanguinamento rettale);
- dolore lieve sensibile alla pressione nella parte centrale dell’addome;
- febbre o febbricola;
- alterazioni dell’alvo in senso diarroico.
In alcuni casi, la sintomatologia può essere confusa con l’appendicite, ma la regione sofferente risulta differente.
La diagnosi del diverticolo di Meckel

Per la diagnosi di diverticolo di Meckel viene in primo luogo analizzata la storia clinica del paziente e in seguito l’esame obiettivo, tramite palpazione addominale.
La diagnosi precisa può essere effettuata con la scintigrafia: il liquido di contrasto utilizzato è il tecnezio.
Normalmente questa sostanza si deposita sulla tiroide, su alcune ghiandole esocrine e sul fondo dello stomaco, ma non nell’intestino.
Visto che il diverticolo è costituito da tessuto ectopico gastrico, simile a quello dello stomaco, il tecnezio in questo caso sarà captato nella zona del tratto intestinale d’interesse, confermando la diagnosi.
La scintigrafia, ad ogni modo, ha un’accuratezza decisamente maggiore per quanto riguarda i bambini, meno per gli adulti.
Le complicanze
Le complicanze prevedono:
- ulcera della mucosa e sanguinamento;
- invaginazione o intussuscezione: penetrazione di un segmento intestinale nel tratto direttamente successivo;
- infiammazione (meckelite);
- occlusione intestinale: il diverticolo può erniare e l’ernia può andare incontro a intasamento;
- torsione su se stesso di una parte dell’intestino (volvolo);
- perforazione intestinale;
- fistole tra diverticolo e vescica;
- trasformazione neoplastica sebbene molto raramente.
La terapia

Il diverticolo di Meckel viene trattato con la resezione chirurgica quando insorgono le suddette complicanze.
Viene asportato il tratto ileale in cui si trova il diverticolo, necessitando di una settimana di degenza ospedaliera.
Una volta dimesso, il paziente dovrà seguire una dieta post-operatoria, in cui deve evitare:
- fibre;
- frutta e verdura;
- bevande gassate;
- legumi;
- cibi grassi;
- dolci;
- gelati;
- frutta secca;
- sostanze difficilmente digeribili, come i semi dell’anguria, del pomodoro, del kiwi e dell’uva).
La dieta risulta utile per evitare complicanze nella fase di guarigione: ad ogni modo, sarà il medico a indicare nel dettaglio quali cibi e bevande possono essere assunti e in quale maniera.