Baropodometria: analisi statica e dinamica, indicazioni e durata
La baropodometria valuta il modo in cui il paziente poggia il piede al suolo e ne analizza la pressione esercitata sul terreno.
È un esame specialistico volto ad effettuare una valutazione del piede grazie a un’apposita strumentazione (pedana baropodometrica).
In questo modo lo specialista può effettuare una valutazione del piede dal punto di vista:
- anatomico;
- funzionale.
La baropodometria non è invasiva, non comporta stress o dolori e può essere consigliata a:
- i bambini, per evidenziare problemi posturali e rieducare la camminata al fine di eliminare la problematica;
- gli adulti;
- gli atleti, per correggere le imperfezioni del movimento e/o valutare problematiche dopo un infortunio.
La baropodometria
La baropodometria valuta la morfologia del piede e permette di conoscere le funzioni e disfunzioni della biomeccanica locomotoria e posturale, grazie alla valutazione della distribuzione delle pressioni esercitate dal piede al suolo.
Durante l’esame il paziente viene analizzato sia:
- durante la camminata e/o la corsa;
- fermo in stazione eretta.
La baropodometria, infatti, valuta l’appoggio dell’arco plantare sul terreno, per evidenziare le problematiche di distribuzione del carico a terra.
Il paziente è posto a piedi scalzi sulla pedana baropodometrica, nella prima fase detta statica, e si analizzano:
- le differenze di carico tra i due piedi e dei loro baricentri d’appoggio;
- la stabilità al suolo (analisi stabilometrica).
Successivamente si passa all’analisi della baropodometria dinamica, in cui si valuta la deambulazione generale.
Analisi statica e dinamica
Durante l’analisi statica viene effettuata una raccolta di dati capace di evidenziare le differenze di appoggio del piede e sul carico del peso sulla sua parte anteriore o posteriore e la superficie complessiva d’appoggio.
Dopo aver lasciato la fase statica, dove il paziente deve rimanere in una postura quanto più naturale possibile, si passa all’analisi dinamica o del cammino, che evidenzia:
- le differenze di appoggio durante la deambulazione;
- lo spostamento naturale del peso;
- i tempi di carico durante il movimento.
In alcuni casi al paziente posto su di un treadmill, ovvero una pedana baropodometrica più lunga, viene chiesto di correre per una maggiore valutazione dei carichi, scarichi e delle problematiche funzionali durante la corsa.
È, infine, un esame molto importante che permette di:
- prescrivere plantari correttivi (sia sportivi che per tutti i giorni);
- individuare a quale specialista rivolgersi per eliminare le problematiche posturali e locomotorie del paziente.
Le indicazioni per la baropodometria
L’esame baropodometrico è indicato nello specifico quando si accusano:
- dolori diffusi alla schiena;
- abitudini posturali scorrette;
- dolori ai piedi e al fascio plantare;
- per studiare la forma del piede;
- dolori e fastidi al sistema muscolo-scheletrico;
- in fase riabilitativa post-traumatica.
Spesso è indicato per evidenziare se sussistono problemi strutturali e/o posturali alla base di una lombalgia persistente.
Nei bambini è indicato per evidenziare problematiche posturali e per intervenire alla loro precoce risoluzione.
La durata della baropodometria
La baropodometria dura in media tra i 20 e i 30 minuti,anche se il tempo può variare in base alle problematiche da evidenziare.
Una volta finito il paziente potrà tornare direttamente alle proprie attività quotidiane.